sabato 10 dicembre 2016
mercoledì 7 dicembre 2016
TRANSFUSIONI di Luca Maria Patella/Federica Di Carlo e Marco Palladini
Il link per leggere, vedere e ascoltare l' omaggio a Filiberto Menna di Luca Maria Patella/Federica Di Carlo e Marco Palladini (a cura di Anna D'Elia), da Malacoda - webzine di lotta.
> http://www.malacoda.eu/2016/ 11/27/transfusionidi-marco- palladini/
> http://www.malacoda.eu/2016/
sabato 22 ottobre 2016
LE QUATTRO VITTORIE DI AVAAZ
"Avaaz continua ad essere una grande fonte di speranza: ci sono state 4 bellissime vittorie solo nelle ultime settimane!"
L’accordo globale per proteggere il 30% degli oceani!
grazie a un milione di sostenitori, il sostegno a Palau e il dialogo con molti paesi AVAAZ si è imposta nelle trattative contro l'opposizione guidata dal Giappone conquistando l'89% dei voti a favore!
La fine del re della corruzione in Brasile
il Presidente della Camera dei Deputati Eduardo Cunha è stato costretto a dimettersi, poi gli hanno vietato di candidarsi per otto anni, e alla fine è stato arrestato! Sebbene super potente, grazie a 1 milione e 300 mila sostenitori, AVAAZ ha chiesto che il Comitato Etico nazionale votasse le sue dimissioni. E quando i suoi alleati hanno minacciato di bloccare il voto, hanno portato la loro petizione direttamente alla Camera, tempestando gli indecisi di telefonate e messaggi, anche sui social network, e raggiungendo così la vittoria.
Come abbiamo creato la più grande area protetta sulla Terra di sempre
Un milione di Avaazianii ha firmato una petizione e in migliaia hanno inviato messaggi in sostegno del progetto del Presidente Obama di creare una riserva marina *gigante* alle Hawaii,. Per influenzare ancora di più la sua decisione, in molti si sono presentati alle riunioni chiave, organizzato insieme a dei bambini delle colorate manifestazioni di protesta che hanno attirato la stampa, e hanno lavorato per rimuovere gli ostacoli sul cammino di Obama. Pochi giorni dopo, il presidente USA ha firmato e creato la riserva.
Adiós, Monsanto!
"La Monsanto si era assicurata i permessi per costruire un'enorme fabbrica in Argentina, ma le comunità locali hanno deciso di opporsi, così abbiamo unito le forze. Assieme, siamo andati porta a porta, abbiamo dimostrato con dei sondaggi l'altissima ostilità al progetto, contribuito a eleggere un consiglio comunale contrario, affrontato Monsanto in tribunale, e amplificato il movimento locale tramite un milione di voci in tutto il mondo. E alla fine Monsanto è stata costretta ad abbandonare il progetto. "
L’accordo globale per proteggere il 30% degli oceani!
grazie a un milione di sostenitori, il sostegno a Palau e il dialogo con molti paesi AVAAZ si è imposta nelle trattative contro l'opposizione guidata dal Giappone conquistando l'89% dei voti a favore!
La fine del re della corruzione in Brasile
il Presidente della Camera dei Deputati Eduardo Cunha è stato costretto a dimettersi, poi gli hanno vietato di candidarsi per otto anni, e alla fine è stato arrestato! Sebbene super potente, grazie a 1 milione e 300 mila sostenitori, AVAAZ ha chiesto che il Comitato Etico nazionale votasse le sue dimissioni. E quando i suoi alleati hanno minacciato di bloccare il voto, hanno portato la loro petizione direttamente alla Camera, tempestando gli indecisi di telefonate e messaggi, anche sui social network, e raggiungendo così la vittoria.
Come abbiamo creato la più grande area protetta sulla Terra di sempre
Un milione di Avaazianii ha firmato una petizione e in migliaia hanno inviato messaggi in sostegno del progetto del Presidente Obama di creare una riserva marina *gigante* alle Hawaii,. Per influenzare ancora di più la sua decisione, in molti si sono presentati alle riunioni chiave, organizzato insieme a dei bambini delle colorate manifestazioni di protesta che hanno attirato la stampa, e hanno lavorato per rimuovere gli ostacoli sul cammino di Obama. Pochi giorni dopo, il presidente USA ha firmato e creato la riserva.
Adiós, Monsanto!
"La Monsanto si era assicurata i permessi per costruire un'enorme fabbrica in Argentina, ma le comunità locali hanno deciso di opporsi, così abbiamo unito le forze. Assieme, siamo andati porta a porta, abbiamo dimostrato con dei sondaggi l'altissima ostilità al progetto, contribuito a eleggere un consiglio comunale contrario, affrontato Monsanto in tribunale, e amplificato il movimento locale tramite un milione di voci in tutto il mondo. E alla fine Monsanto è stata costretta ad abbandonare il progetto. "
venerdì 7 ottobre 2016
EMILIO SMUNTI, on the road again!
Stay alert! Ecco di Emilio Smunti, flaneur e osservatore di realtà liminali, due nuove poesie:
CROLLO DI IMPERO
CROLLO DI IMPERO
Sopravvissuti
-quasi-
intatti alla notte
le occhiaie di nero
sentirsi davvero
da crollo di impero:
l’acre nell’aria a occludere crudele
le vie respiratorie
diaframma freddato
le fiamme a fanfara procedere ostinate
divampate impietose d’ogni punto cardinale
il tremare a tradimento della terra
la ferita roboante a sventrare fondamenta
lo sgomento delle viscere in fermento del suolo
e le armate dei barbari a corrompere il confine
lo spurgo straniero a singhiozzo d’eterna terza guerra
mondiale
li vedi rincasare
ultima corsa unica donna
bianca
nella calca meticcia direzione riposo Prenestina
la circolare carica di rughe stanche fibre spossate tessuti
neurali svuotati
di fine giornata lavorativa.
E. S. (2016)
CONSOLARE
Camminare per ore di via consolare
TUA
quotidiana consolazione
propulsivo procedere in preghiera
muso a terra mente attiva
di arterie a raggiera
stanotte Prenestina
9 km di Nomentana la tua mattina
sempre dritto di strada maestra
non puoi sbagliare
onorare
ogni crepa più lurida del terreno che senti di amare
imbruttire a brandelli ogni sguardo che intercetti
per errore
polpaccio tallone la leva vitale
la frequenza cardiaca che sale
il calore cinetico tuo unico abbraccio
Procrastinare
la prospettiva atroce minacciosa
di rincasare.
E.S. (2016)
venerdì 30 settembre 2016
I VICERÉ di Federico De Roberto
I VICERÉ ( 1894)
Quel “piacere artistico tra le scapole”
di cui parla Nabokov a proposito di Casa
Desolata di Ch.Dickens, nelle sue Lezioni
di letteratura[1],
l’ho provato qualche tempo fa leggendo I
Viceré di De Roberto(1861-1926). Ho sentito quel fremito lì dietro, in alto sulla schiena.
Chiaro e ineludibile. Tanto che, quando ho finito il libro, ne ho provato una
sorta di dolore, di sofferenza da astinenza che non mi permetteva di leggere
altro. Avevo divorato tutte quelle pagine, come ai tempi delle letture
bulimiche adolescenziali. Proprio io che non amo i romanzoni. Eppure l’avevo
cominciato quasi per dovere, certa di trovarmi davanti a qualcosa di
vecchiotto, un soprammobile di famiglia tenuto in salotto, bello ma importante soprattutto
per parlarci sopra, e d’altro. E mentre lo leggevo mi chiedevo quali dovevano
essere state le letture del giovane De Roberto traduttore infaticabile dal
francese e più tardi bibliotecario a Catania, dopo la delusione per la tiepida accoglienza dei suoi
scritti e dopo il ritorno a casa accanto
alla vecchia madre che accudirà fino alla fine. In quei momenti di solitudine,
con tutti quei libri intorno a sé, quali erano le pagine che l’avevano colpito
di più e sulle quali tornava più spesso? Gli indimenticabili personaggi de I Vicerè - un nodo ripugnante di
personaggi in cui neanche i puri o gli idealisti si salvano- sembrano
echeggiare molti vecchi amici di letteratura. Penso al Babbeo, un condensato di
Bouvard&Pecuchet estremista; all’infelice contessa Matilde che ricorda le
atmosfere di Una vita di Maupassant;
a don Eugenio Uzeda dalla lingua più che infiorettata e parente povero alla
maniera del dickensiano Twemlow de Il
nostro comune amico, ma decisamente meno mite; a donna Ferdinanda balzacchiana e alle sue maligne storpiature posh dei
cognomi dei borghesucci o dei nobili meno nobili degli Uzeda con cui entra
sdegnosamente in contatto (ancora Dickens e le variazioni irriverenti del
cognome Boffin da parte della sorella minore di Bella nel romanzo appena
citato); a don Blasco e al fratello domenicano (Stendhal?); o al sapore
shakespeariano della presunta uccisione della prima moglie da parte del principe
suo marito, divenuta certezza nel figlio Consalvo – un Amleto falsamente “rottamatore”
e corrotto come tutti quelli che lo hanno preceduto. E il gioco potrebbe
continuare.
I Viceré, Federico De Roberto, 1990 Giulio Einaudi, Torino
Scritti introd. di Luigi Baldacci e Leonardo Sciascia
Ebook ISBN 9788858418192
(isabnic 2016)
[1]
V.Nabokov, Lezioni di letteratura, a
cura di Fredson Bowers, trad.di Ettore capriolo, Garzanti, Milano 1982.
lunedì 19 settembre 2016
ED ATKINS O LA SOLITUDINE AL TEMPO DEL WEB
Ed Atkins, Ribbons
vi consiglio di vedere anche "Death Mask", sempre di Ed Atkins(1982), videoartista o scrittore visivo?
Dal 27 settembre al 29 gennaio in mostra -a cura di Mariana Vecellio- al Castello di Rivoli, Torino.
Un motivo in più per andare a Torino :-)
martedì 13 settembre 2016
BAHAREH HA LASCIATO IL CARCERE!
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venerdì 9 settembre 2016
GIORNATE DELLA CULTURA EBRAICA a Roma, 17-18 settembre 2016
La Comunità Ebraica di Roma festeggia la cultura ebraica in sinergia con la Federazione Unitaria Italiana Scrittori
Si svolgeranno presso il Palazzo della Cultura (Via del Portico d’Ottavia, 71) nelle giornate di sabato 17 e domenica 18 settembre le attività organizzate per le celebrazioni della giornata.
Il programma è ricco di eventi ed attività. La FUIS, in nome del melting pot culturale che da sempre promuove, è lieta di invitare gli Scrittori e gli Autori italiani che siano interessati a partecipare agli eventi pensati per le due giornate.
Su nostra indicazione, un Autore italiano parteciperà alle celebrazioni in rappresentanza degli Scrittori italiani. È Sabino Caronia, critico letterario e scrittore, che vanta la pubblicazione di diverse raccolte di saggi novecenteschi, romanzi e raccolte di poesie, oltre alla collaborazione con diverse riviste e giornali. L’Autore ha inoltre lavorato presso la cattedra di Letteratura dell’Università di Perugia e in quella di Letterature Comparate dell’Università di Tor Vergata.
La FUIS intende introdurre il tema del Giudaico romanesco nel contesto della storia della lingua italiana. Una delle aspirazioni della FUIS sarebbe inoltre quella di promuovere un testo di un autore israeliano tradotto in lingua italiana.
Il programma è ricco di eventi ed attività. La FUIS, in nome del melting pot culturale che da sempre promuove, è lieta di invitare gli Scrittori e gli Autori italiani che siano interessati a partecipare agli eventi pensati per le due giornate.
Su nostra indicazione, un Autore italiano parteciperà alle celebrazioni in rappresentanza degli Scrittori italiani. È Sabino Caronia, critico letterario e scrittore, che vanta la pubblicazione di diverse raccolte di saggi novecenteschi, romanzi e raccolte di poesie, oltre alla collaborazione con diverse riviste e giornali. L’Autore ha inoltre lavorato presso la cattedra di Letteratura dell’Università di Perugia e in quella di Letterature Comparate dell’Università di Tor Vergata.
La FUIS intende introdurre il tema del Giudaico romanesco nel contesto della storia della lingua italiana. Una delle aspirazioni della FUIS sarebbe inoltre quella di promuovere un testo di un autore israeliano tradotto in lingua italiana.
IL PROGRAMMA
Sabato 17 SettembrePALAZZO DELLA CULTURA
Via del Portico d’Ottavia, 71
Ore 21.00
Il linguaggio scientifico e il linguaggio poetico nel Talmud e nella Cabbalá con Prof. Giulio Busi e Rav Riccardo Di Segni
Modera: Prof.ssa Clelia Piperno
Ore 22.00
LINGUA MADRE
La musica ebraica fra lingue e culture diverse
Concerto spettacolo di Eyal Lerner
Proiezione delle micrografie del Codice di Barcellona (1325) di recente restaurato dall’Archivio Storico della Comunità Ebraica di Roma
In collaborazione con Instituto Cervantes, Ufficio Culturale Ambasciata di Israele – Roma e Delet
LIBRERIA KIRYAT SEFER
Via del Tempio, 2
Ore 21.00 – 23.00
Apertura della libreria ebraica
Domenica 18 settembre
MUSEO EBRAICO DI ROMA
Via Catalana/Largo XVI ottobre
Visite guidate gratuite in italiano e in inglese al Museo, al Tempio Maggiore e al Tempio Spagnolo
Apertura Museo: 10.00 – 18.00 (ultimo ingresso ore 17.15)
Apertura Tempio Maggiore: 10.00 – 15.00 (ultima visita guidata ore 14.30 in italiano e in inglese)
Apertura Tempio Spagnolo: 15.00 – 18.00 (ultima visita guidata alle 17.30 in italiano e in inglese)
ASSOCIAZIONE CULTURALE LE CINQUE SCOLE
Ore 10.00 – 18.00
Visite guidate in italiano e in inglese nell’area dell’ex Ghetto e di Trastevere (info presso Museo Ebraico di Roma)
TEMPIO DEI GIOVANI PANZIERI-FATUCCI
Piazza S. Bartolomeo all’Isola, 24
Ore 10.00 – 13.30
Visite guidate al Tempio dei Giovani
A cura del Benè Berith
SINAGOGA DI OSTIA ANTICA
Ore 12.30
Visita guidata alla Sinagoga di Ostia Anticacon Giacomo Moscati
Appuntamento davanti al cancello adiacente agli scavi (Via Guido Calza)
Per partecipare è richiesta la prenotazione obbligatoria al 324 6267350 entro domenica 11 settembre, indicando se si intende usufruire del servizio di pulmino (a pagamento) con partenza dal Tempio Maggiore (Lungotevere Cenci) alle ore 11.15
LIBRERIA KIRYAT SEFER
Via del Tempio, 2
Ore 10.00 – 22.00
Apertura della libreria ebraica
PALAZZO DELLA CULTURA
Via del Portico d’Ottavia, 71
Ore 10.00
La vita sotterranea della parola ebraica con Hora Aboaf
Ore 11.00
Come si studia una pagina di Talmud con Benedetto Carucci Viterbi
Ore 10.00 – 12.00
HAVIU ET HAYOM
Babele in Rime
Diffusione e distribuzione di testi di “poesia ebraica” (ebraico, giudaico-romanesco, yiddish, aramaico e ladino)
GALLERIA ANNA MARRA CONTEMPORANEA
Via Sant’Angelo in Pescheria, 32
Ore 12.00
IL RILIEVO DELLE PAROLE inaugurazione mostra di Irma Alonzo ed Ariela Bhom
La mostra rimarrà aperta fino al 25 settembre 2016
MUSEO EBRAICO DI ROMA
Ore 12.30
Inaugurazione mostra LIBRO APERTO. OPERE DI PAOLA LEVI MONTALCINI in prestito dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna (dal 18 settembre al 31 ottobre)
GALLERIA SIMONE ALEANDRI
Piazza Costaguti, 12
Ore 13.00
Fuoco nero su fuoco bianco presentazione del libro di xilografie di Francesco Parisi
Dialogo tra l’autore e Georges de Canino
PALAZZO DELLA CULTURA
Via del Portico d’Ottavia, 71
Ore 17.30
LA FORMA DELLE PAROLE
Libri di letteratura israeliana rivisitati da artisti italiani, un progetto per IIFCA con David Palterer ideatore del progetto, Marco Tonelli e Alfredo Pirri
In collaborazione con la Fondazione Italia-Israele per la cultura e le arti, con la Comunità Ebraica di Mantova e con il Politecnico Milano 1863, Polo Territoriale di Mantova
Ore 17.30 – 19.00
HAVIU ET HAYOM
Babele in Rime
Diffusione e distribuzione di testi di “poesia ebraica” (ebraico, giudaico-romanesco, yiddish, aramaico e ladino)
Ore 19.00
IL GIUDAICO ROMANESCO: passato, presente e futuro di una antica “lingua”con Sabino Caronia, Simona Foà, Micaela Procaccia e Nicoletta Valente
Esposizione dei pannelli della mostra “È tutta ‘na commedia” a cura di Memoria srl
In collaborazione con ADEI WIZO, Federazione Unitaria Italiana Scrittori (FUIS) e Centro Romano di Studi sull’Ebraismo (CERSE)
Ore 20.30
Ce veniti a’ recita?
Spettacolo in giudaico romanesco con la Compagnia teatrale “Quasi stabile” di Alberto Pavoncello, la compagnia “Quelli del Giudaico – Romanesco” e Daniele Volterra. In collaborazione con ADEI WIZO
Per informazioni: Centro di Cultura ebraica 065897589 – centrocultura@romaebraica.it
mercoledì 7 settembre 2016
"RIPENSARE STENDHAL" a Roma, 16 giugno 2016 - di gogo
RIPENSARE STENDHAL,
o la bulimia dell'artista.
Ne scrivo con grande ritardo, ma quest' estate è stata strana.
Sembrava non arrivare mai e poi, improvvisamente, pareva che fosse già passata,
per ricominciare dopo un po' di giorni più accanita che mai. Succede allora,
quand’è così, che la testa, il corpo si illanguidiscono e non riescono a star
dietro a niente. Rischi di dimenticare ogni cosa il giorno dopo. Anche le cose
belle.
L'incontro "Ripensare Stendhal", presso la
meravigliosa biblioteca della Fondazione Primoli, in via Zanardelli e con
affaccio sul Tevere, è stata una di quelle. L'occasione era la presentazione,
di Journaux et Papiers di Stendhal, a
cura di Marie-Rose Corredor, Cécile Meynard e Hélène de Jacquelot, e Idées Italiennes sur quelques tableaux cèlébres, di Abraham
Constantin/Stendhal, a cura di Sandra Teroni e Hèléne de Jacquelot. Vale a
dire, soltanto una parte dei documenti stendhaliani
posseduti dalla Bibliothèque Municipale di Grenoble (BMG), e una delle tappe
della paziente ricerca iniziata negli anni novanta all'interno di un progetto di
trascrizione di tutti i manoscritti
stendhaliani, in collaborazione con l’Università di Grenoble. Grazie a quel
progetto e al programma di digitalizzazione dei documenti, conclusosi nel 2009,
si è poi creata una piattaforma per la consultazione
pubblica dei materiali, tuttora in via di ampliamento (www.manuscrits-de-stendhal.org).
La mole dei
manoscritti di Stendhal è enorme e preziosa anche per la varietà dei testi che
vanno, come ha raccontato Francesco Spandri, relatore all’incontro, “dalle grandi opere postume ai meno
prestigiosi ma pur sempre rilevantissimi agglomerati di scritture eterogenee”.
Quest’ ampiezza di materiali a disposizione, questi “inusitati documenti in parte diaristici e in
parte sfuggenti e poco classificabili”, “che gettano […] un’inedita luce sulla
genesi di un’opera e di una soggettività letteraria”, permetterà di elaborare
una riflessione consapevole in vista di una futura edizione critica a stampa di
Stendhal. E i Journaux et Papiers sono un unicum, secondo Genette, proprio nell’essere così eterogenei.
Stendhal, scrittore bulimico
per de Jacquelot, scriveva appunti, idee, progetti su tutto, su qualsiasi
spazio bianco a disposizione, così che i Diari, i Pensieri o i tanti documenti
dai mille titoli, fondamentalmente sono simili nella loro diversità. Merita sicuramente
una visita il sito www.manuscrits-de-stendhal.org e viaggiare tra le sue tante pagine
sarà un’esperienza davvero nuova.
Dopo il 2021 saranno
pubblicati altri tre volumi. Materiale dunque quasi infinito, anche se alcuni
appunti sono andati perduti.[1]
L’enorme mole di abbozzi, inventari, frammenti e annotazioni che compongono i
manoscritti non offre la felice spontaneità dei suoi romanzi, ovvero “l’informe
non diviene arte” - secondo Francesco Spandri che nota la non facile leggibilità dei testi dei Journaux et Papiers, sebbene le
curatrici abbiano offerto una
Presentazione articolata, una Nota sul testo, presentazioni a ciascuna delle
tre parti, oltre a numerose note
esplicative e informative, e, infine, gli indici. Viene sottolineato, inoltre,
l'enorme lavoro di traduzione di tutto il materiale, traduzione per scelta
fedele e senza abbellimenti[2].
Insomma, un corposo volume di quasi settecento pagine
d’interesse e di importanza indiscutibile. Perché in questi appunti ci sono lavori
e pensieri non destinati alla pubblicazione ma che ci aiutano a scoprire uno Stendhal
come di un tutto da prendere in blocco, senza distinzioni (Genette).Dunque, i Journaux et Papiers sono preziosi e
rivoluzionari: ciò che conta è la scoperta di un nuovo potenziale di conoscenza
attraverso i pensieri, i marginalia, le annotazioni disseminate ovunque, oltre
ai diari, e perfino agli appunti di Stendhal adolescente a scuola da lui stesso
conservati.
Le prime parole del diario di Henry Beyle (Stendhal) sono una
dichiarazione d’intenti: scrivere liberamente, senza badare alla forma. In
realtà, come ha chiarito de Jacquelot, questo era piuttosto un atteggiamento e
Stendhal spesso copiava in bella i
suoi scritti più volte. La riscrittura pare
essere, infatti, un metodo piuttosto abituale per Stendhal e assai simile,
nella sua ripetitività, al modo di godimento delle opere d’arte consigliato e adottato
dallo stesso autore. Di questo ultimo aspetto ha parlato il poeta e francesista
Valerio Magrelli, presente all’incontro, presentando le Idées
italiennes, scritte da Stendhal in collaborazione con l’amico artista Abraham
Constantin.
Le Idées
italiennes sur quelques tableaux célèbres, una specie di breve storia della
Pittura italiana e un racconto di passeggiate ‘artistiche’ romane, furono pubblicate a Firenze nel 1840 con
il solo nome di Constantin in copertina, ma comparvero poi su molte edizioni
delle opere complete di Stendhal senza il nome dell’artista amico. Questa nuova
edizione, grazie ai documenti conservati nella Biblioteca di Grenoble, agli
archivi Vieusseux di Firenze e ad altri
materiali inediti del Fonds Constantin de la Bibliothèque de Genève, ci offre
anche le fasi di realizzazione del manoscritto originario ( correzioni[3],
aggiunte, alleggerimenti, riformulazioni, talvolta censure, etc ) fino alla
correzione delle bozze[4].
Da cui si capisce che il libro fu costruito in fasi di successivi montaggi. Tutto
ad opera di Stendhal, che esprime
liberamente le sue idee su Roma, sulla pittura italiana e sulla necessità per
turisti e visitatori stranieri di seguire un metodo di educazione visiva.
Su cosa si basa il
modo stendhaliano di godere delle opere d’arte? Ripetizione, ovvero rivedere la
stessa opera più volte, e durata del tempo di contemplazione dell’opera.
Pare che Stendhal confessi di aver visitato la Galleria Doria Pamphili almeno
duemila volte, e perché l’arte del vedere
possa svilupparsi nei lettori delle Idées
italiennes sur quelques tableaux célèbres accanto ad ogni opera descritta[5]
consiglia la durata ottimale di visione.
Il giudizio estetico è una facoltà che non si può insegnare, ma
migliorare secondo Stendhal attraverso il godimento di molti esempi secondo la
tempistica e le modalità suggerite dall’Autore stesso[6].
Buon Stendhal!
(Gogo 2016)
[1] Durante
la permanenza a Milano, lo scrittore cominciò a temere di essere accusato di
Carboneria e, lasciata la città, iniziò a scrivere le sue annotazioni non più
sui Journaux ma sui libri. Al margine delle pagine .
[2] Per esempio: sono state corrette le maiuscole
dopo il punto e fatte altre piccole ripuliture richieste dagli editori. (H. de
Jacquelot)
[3] Il francese
di Constantin presentava errori e imperfezioni. (S.Teroni)
[4] Le indicazioni
al tipografo formano un faldone di 462 fogli scritti a mano.(S.Teroni)
[5][5]
La narrazione dell’opera è utile per entrare in contatto con l’opera e Stendhal
aggiunge anche dei commenti ‘birichini’ alle sue. (S.Teroni)
[6] e.g
prima della Pittura abituarsi a ‘vedere’ gli affreschi, visitando dapprima il
Vaticano, poi le gallerie, i palazzi e infine le chiese; scegliere le opere e
confrontarle; operare un’osservazione prolungata e ravvicinata, tipica del copista;
etc.(S.Teroni)
domenica 14 agosto 2016
sabato 13 agosto 2016
SDRAIARSI SFRANTO D' AGOSTO di Emilio Smunti (2016)
Sdraiarsi
a inalare d’idrocarburi l’aria densa solare di terrazzo
condominiale
dominare
dall’alto superfici sconfinate di spazio cittadino svuotato
d’estate
contemplare
tra canne fumarie
il grigio a regresso infinito di saracinesca stanca serrata
allinearsi eterno d’alluminio
il blu reiterato a esercito dei parcheggi desolati sotto
casa
desiderare d’essere soli
distinguere di sguardo a perdifiato fino al limine distante
dei Castelli
fino alle sagome di San Giovanni
ricordare luoghi altri talvolta disposti agli antipodi del
mondo
odiare di dolce sentirsi avvinghiati
cullati a cantilena
tra i cassoni dell’acqua
gli escrementi secchi di cornacchia i residui luridi
evidenti di vento
il ronzio ipnotico di condizionatore
percepirsi eroe sfranto da memorie militanti
consci lasciarsi ingannare dal prisma iridescente d’idioma
di madre
sperare soltanto che il mese non passi
che il minutaggio spietato sia clemente
attendere sonnolenti spazio-tempo sospeso
le armate roboanti di settembre.
Emilio Smunti,2016
Emilio Smunti,2016
venerdì 12 agosto 2016
FIRMATE LA PETIZIONE!
Ancora per l'Iran da Change.org da parte di Luigi Manconi:
Grazie!
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venerdì 5 agosto 2016
IRAN, GIVE YOUR POLITICAL PRISONERS A REAL OPPORTUNITY TO DEFEND THEMSELVES AND THEIR TRIALS!
Dear isabella,
I am writing to you with a heavy heart. Yesterday, Shahram Ahmadi, a political prisoner whose mother asked you to support his release in 2014, was executed at Rajaie Shahr Prison, in Iran.
Shahram was one of at least 10 political prisoners executed on Tuesday. The names of six others have been confirmed: Kaveh Sharifi, Kaveh Raeisi, Arash Sharifi, Bahman Rahimi, Mokhtar Rahimi, and Khaled Maleki.
Leave a message on their memorial page.
Each person lost yesterday has a heartbreaking tale of injustice. We shared Shahram’s story with you last November:
On days like these my colleagues and I feel helpless. For more than two years we have campaigned to save the lives of Shahram and other Kurdish political prisoners on death row.
We will continue to tell their stories. Despite this heartbreaking setback, we know that advocacy works. Political prisoners have told us over and over that raising awareness –– and your actions on their behalf –– works. Prisoners receive better treatment when cases attract attention. Today, the lives of at least 84 political prisoners who have been sentenced to death, hang in the balance. We won’t stop campaigning until they all receive fair trials.
We have set up an online memorial for Shahram and others executed yesterday to honor them and their families. I invite you to leave a message, share a poem, and light a candle. Join the human rights and the Iranian community in mourning these young men.
In grief and in solidarity,
Mehdi Aminizadeh
Lead Researcher, Iran Prison Atlas
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mercoledì 3 agosto 2016
UOMINI E DONNE (ascoltato per strada)
Sono in tre: il venditore di frutta ambulante all'angolo della strada, il fioraio con il suo carrettino lì accanto, e un passante. I tre uomini hanno un'età tra i 40 e i 50 anni.
La strada è quasi vuota perché è ora di pranzo, e qualche donna con le buste della spesa al fianco si affretta verso casa. Luglio, caldo.
VdF: "Ma che je faccio io a le donne? ( accenna una canzone). Ce n’ho quattro: una a piazza di Spagna, una
qui, una…"
F: " Noo, che non ne ha nessuna!"
P: "Chissà quanto te costeno..."
F: " Meglio quattro
trans. Almeno guadagneno i soldi per te!"
P : "Mejo sì, tanto le donne ormai chi le vede?"
* VdF= venditore di frutta, F= fioraio, P= passante.
giovedì 9 giugno 2016
KIM ADDONIZIO e "la bellezza di/ questo corpo offeso" di isabnic
Kim Addonizio dice nella sua "First Line is the Deepest" : "For I am a poet. And it is my job, my duty / to know wherein lies the beauty / of this degraded body." ("Perchè io sono un poeta. E il mio compito, il mio dovere,/ è scoprire dove si nasconde la bellezza/ di questo corpo offeso e corrotto").
"Cosa vogliono le donne?"
Voglio un vestito rosso:
Lo voglio leggero e dozzinale
lo voglio troppo stretto e indossarlo
finché qualcuno me lo strappa via.
Lo voglio smanicato e senza schiena,
quest'abito che nessuno debba indovinare
ciò che nasconde. Voglio passare giù
in strada oltre Thrifty e il ferramenta
con quelle chiavi in vetrina scintillanti
oltre i signori Wong che nel loro caffè
vendono ciambelle stantie, oltre i fratelli Guerra che scaricano maiali giù dal camion sul carrello issando sulle spalle i grugni lucidi.
Voglio camminare come fossi la sola donna
sulla terra e potessi avere la mia chance.
Voglio quel vestito rosso sconveniente.
Lo voglio per confermare
i vostri peggiori timori su di me,
per mostrarvi quanto poco m’importa di voi
o del resto, eccetto quel che voglio.
Quando lo troverò, toglierò quest’abito
dalla sua gruccia come se scegliessi un corpo
che mi trasporti in questo mondo, attraverso
i vagiti ed i gemiti d’amore,
e l’indosserò come ossa, come pelle,
sarà lo stramaledetto vestito
in cui mi seppelliranno.
Trad. G.Cerrai © 2006
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(From Tell Me by Kim Addonizio.
Copyright © 2000 by Kim Addonizio. Reprinted by
permission of BOA Editions, Ltd. All rights reserved)
Infine, nella traduzione di Damiano Abeni e Moira Egan, sempre da Tell me:
"Per te"
Per te mi spoglio fino alla guaina
dei nervi.
Mi tolgo i gioielli e li appoggio sul comodino,
mi sgancio le costole, appoggio i polmoni ben stirati su una sedia.
Mi sciolgo come un farmaco nell’acqua, nel vino.
Mi rovescio senza macchiare, me ne vado senza sommuovere l’aria.
Lo faccio per amore. Per amore, scompaio.
Mi tolgo i gioielli e li appoggio sul comodino,
mi sgancio le costole, appoggio i polmoni ben stirati su una sedia.
Mi sciolgo come un farmaco nell’acqua, nel vino.
Mi rovescio senza macchiare, me ne vado senza sommuovere l’aria.
Lo faccio per amore. Per amore, scompaio.
Tell me (2000) è la sua terza raccolta di poesie, finalista al National Book Award, i testi spesso parlano direttamente al lettore/ascoltatore e narrano di coppie o rapporti tra persone destinati a finire male. Le sue raccolte più recenti sono What Is This Thing Called Love (2004) e Lucifer at the Starlite (2009), considerato da Sean Finney del San Francisco Magazine, una specie di spettacolo glam-rock molto coinvolgente. Oltre alle poesie è conosciuta per i suoi romanzi Little Beauties(2005), con molte voci narranti, e My Dreams Out in the Street (2007), una triste storia di dipendenza e violenza che si rifà ai suoi primi lavori. In un'intervista di Mag Gabbert (http://thecoachellareview.com/) ha dichiarato che le scrittura è per gli scrittori come un tatuaggio per il corpo: hanno entrambi a che fare con l'identità e mostrano chi sei almeno per un certo periodo di tempo.
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