venerdì 29 marzo 2013

BERLUSCONI POLITICO (Ipse dixit!)


" La politica è professionalità ed esperienza. "

lo ha detto l'ex Premier Berlusconi alla fine dell'intervento dell'ex  Ministro Maroni e criticando la possibilità di un nuovo governo di tecnici.  (gogo:   ascoltata alle h 14,25 su TG3)

                                                             

LE MALDIVE NON SONO UN PARADISO


        Nelle Maldive un tribunale ha appena condannato a 100 frustate una quindicenne vittima di stupro. Possiamo salvarla e fermare queste folli fustigazioni pubbliche se minacciamo i politici locali di far perdere loro i ricchi introiti del turismo. Facciamo montare un appello sostenuto da un milione di persone e lo pubblicheremo subito su riviste turistiche e siti internet:



Al Presidente Mohammed Waheed Hassan:

In quanto cittadini globali, le chiediamo un maggiore sforzo per proteggere le donne vulnerabili e i bambini. Accogliamo con favore l'intervento iniziale del suo governo nel caso della quindicenne vittima di stupro, ma una vera giustizia sarà possibile solo quando metterà fine alla pratica delle fustigazioni nelle Maldive, e cambierà la legge in modo da proteggere le vittime di abuso sessuale.
FIRMA LA PETIZIONE!  http://www.avaaz.org/it/maldives_global/?bIbePbb&v=23532


Sentenza choc alle Maldive condannata a 100 frustate 15enne (ANSA)
http://wwww.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2013/02/28/Sentenza-choc-nelle-Maldive-15-enne-condannata-100-frustrate_8325740.html 

Stuprata per anni dal patrigno, 15enne condannata a 100 frustate (Il Corriere della Sera)
http://www.corriere.it/esteri/13_febbraio_28/maldive-15enne-frustata_964c6eae-81d1-11e2-aa9e-df4f9e5f1fe2.shtml 

Maldive: minorenne stuprata dal padrino rischia le frustate (Amnesty International Italia)
http://www.amnesty.it/news/maldive-minorenne-stuprata-dal-padrino-rischia-frustate 

Maldive: stuprata dal patrigno e condannata a cento frustate (Il Giornale)
http://www.ilgiornale.it/news/esteri/maldive-stuprata-patrigno-e-condannata-cento-frustate-891116.html 

venerdì 22 marzo 2013

ATTUALITA' DI FERDINAND DE SAUSSURE


Appuntamenti da non perdere!                                               

  • Venerdì 12 aprile 2013 
          ore 17,30

Istituto Svizzero di Roma
Via Ludovisi, 48
Roma 


 http://www.differenzadesaussure.istitutosvizzero.it/ 


  • Venerdì 19 aprile 2013
              ore 10.30

Teatro Valle Occupato
Via del Teatro Valle, 21
Roma
            
Giornata di studi: Animale linguistico e animale politico 

  • Venerdì 3 maggio: 2013  ore 17
          ESC Atelier Autogestito
          Via dei Volsci 159
          Roma

Dibattito: La lingua come modello di ogni altra istituzione? 

  • Venerdì 17 maggio3013 
Istituto Svizzero di Roma - ore 17

Tavola rotonda: Per una teoria della differenza


 a cura di
ISTITUTO SVIZZERO DI ROMA 
CERCLE FERDINAND DE SAUSSURE / UNIVERSITÀ DELLA CALABRIA


(segnalato da Margrit Wetter)





mercoledì 20 marzo 2013

21 marzo: GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA




" Bare Winter suddenly changed to Spring"  (PBShelley, The Question)


       Insomma, Zoé, dopo la famosa sera davanti al caminetto, sta vivendo un momento magico di euforia e felicità, in attesa della partenza per Buenos Aires, dove non è mai stata e dove potrà concedersi qualche giorno sola con Gordon che l’ha invitata a raggiungerlo lì. Da tempo i suoi occhi non sono stati così brillanti.
       Un paio di tartine ai gamberetti da Fauchon, poi continuerà il suo giro di spese. Sì, ha voglia di un vestito nuovo e di un paio di scarpe diverse dalle solite, magari con il tacco … Ma, la caviglia sarà già pronta a sostenerla? [...]

Quando, più tardi al lavoro, riprende a discutere con il fido Bertrand  - Da quanti anni lavorano insieme? Da quanto tempo lui ne è innamorato senza saperlo davvero?-  Zoé non riesce a concentrarsi, gli dà stranamente sempre ragione, senza tentare di imporre il suo punto di vista, neanche una volta. Bertrand è stupito, ma le vuole così bene e la scadenza dell’impegno è così vicina che finge di non accorgersi di nulla.
         -Se prendessimo in considerazione il Festival della poesia di Medellin? Voglio dire, so che stai andando a Buenos Aires, ma forse riesci a ritagliare un paio di giorni per raggiungere Medellin.. quest’anno è dedicato a Murilo Monteiro Mendes e potresti incontrare Mario Rivero … Zoé? Mi stai ascoltando?
        -Si, scusami, ottima idea … è che ho tante cose da fare prima di partire e stavolta non riesco ad organizzarmi. Sì, si può fare … però, sai, non so, non riesco ad entrare dentro al problema ... cioè, come si fa a collegare poesie rappresentative del  Brasile a quelle, per esempio, dell’Argentina,  Colombia e Nicaragua? Si fa presto a dire Poeti Latino-Americani, ma qual è il filo unitario?
        -Bon!! Forse posso darti una mano io. Domani ne discutiamo un po’. Intanto, stasera esci con me. Adesso telefono a casa e avverto... Scommetto che non sei mai stata dove ho intenzione di portarti: andiamo al Cabaret Mystique a sentire Jodo...
       -Ma, chi è Jodo?
       -Jodorowsky
       -Alejandro Jodorowsky[1]?
       -Sì, lui. Il poeta-regista cileno.
       -Ma avrà cent’anni!
       -No, ottanta... e pensa che, quando è qui a Parigi, incontra il pubblico al Café Le Téméraire, al 32 di Avenue Daumesnil, ogni mercoledì alle tre del pomeriggio.  Mi sarebbe piaciuto portarti lì, dove legge i tarocchi Gratis, naturalmente. Ma c’è sempre  tantissima gente. È praticamente impossibile prendere i numeri e poi essere scelti... Ah, scusami. Hallo?
        Lo spettacolo, più tardi, si rivela un misto di pièce teatrale e psicoterapia di gruppo, durante il quale  il multimediale, poliedrico e visionario Jodorowsky, solo sul palcoscenico, crea spazi immaginari attraverso l’uso delle sue mani da mimo, e parla, cammina, racconta, legge i tarocchi, interloquisce con il pubblico per più di un’ora, su un tema da lui scelto.  Le persone in sala seguono gli eccessi verbali dell’artista psicomago, come lui ama definirsi, in un clima di autentica partecipazione, tra momenti di stupore e scetticismo. Jodo consiglia di azzerare l’abitudine per smettere di soffrire, dice che la poesia può aiutare a svelare ciò che l’ abitudine nasconde perché ci permette di meravigliarci ancora. E continua dicendo:  -La poesia è verità che non conosce nessuno. […] .Questa è la verità della poesia: l'amore.[2] Poi, cita alcuni suoi pensieri e qualche verso:
 Amore[3]
 […] amore in cui l’individuo perde il desiderio di possedere la sua esistenza apparente e si dedica con fervore a far diventare l’altro il simbolo dell’infinito e dell’eterno: gli conferisce cioè le mitiche qualità del Tutto.
[…]
Solo allora mi immergo nelle tue acque celestiali
e lo spazio indugia fino a che muore il tempo
e la coscienza nella mia materia è un dio indifferente
e  l’attore e lo spettatore sono una stessa ombra
e  nella fortezza mentale si apre un abisso verde
lì tu sola ci sei tu sempre tu definitivamente tu
vergine di carne in cui mi si è dissolta l’anima
luce rossa sangue dell’alba.

           Zoé cerca di capire cha cosa vuol dire il vecchio poeta: ‘Qui sembra parlare dell’Amore come impotenza meravigliosa,con i versi che paiono organizzati sul gioco degli opposti/complementari: spazio e tempo, indugiare e muoversi, coscienza e materia,ricchi di ripetizioni e splendide metafore. Forse, una preghiera d’amore rivolta a una Vergine Madonna, stella purpurea del mattino: Lei, unica certezza in uno spazio e in un tempo i cui confini si sono assottigliati sino a fondere insieme e confondere tutto; il corpo si annulla e la mente è sull’orlo dell’orrore. Ma, forse,  no: questa vergine è di carne. Assorbe l’anima di chi l’ama e, nella sua unione con l’amato,  svela il mistero della vita.          Chissà Bertrand che ne pensa?’
        Poi, Jodo continua con:
Poco a poco[4]
Poco a poco stai entrando nella mia assenza
goccia a goccia riempiendo la mia coppa vuota
là dove sono ombra non smetti di apparire
perché soltanto in te le cose si fanno reali
allontani l’assurdo e mi dai un senso
ciò che ricordo di me è quello che sei
giungo alle tue sponde come un mare invisibile

        … mentre Zoé, che non perde una parola, continua a pensare: ‘Sì, proprio così, parla della  presenza dell’amata che lentamente restituisce un senso, riempie il  vuoto di chi l’ama, poiché rappresenta il principio di realtà  contrapposto all’assurdità del vivere. Così importante da rappresentare non solo il presente, ma anche il passato dei ricordi. L’uomo è, dunque, un “mare invisibile” che si realizza soltanto nell’incontro con la donna-terra, solida, forte. L’invisibilità del vuoto (coppa –ombra -assurdo) si contrappone al  pieno (goccia –apparizione -senso), come la pienezza del cuore al vuoto claustrofobico della mente.’
         ‘L’amore... - pensa, poi, Zoé quasi persa in una rêverie -  Cosa ha detto, poco fa, Jodo dell’Innamorato dei tarocchi?...  “È il sole bianco che illumina tutti i personaggi... è quello che prova la gioia di esistere e la gioia perché l’altro esiste... vive nell’estasi.. tutto gli procura felicità …”.  Ecco, sì. Proprio così: la sensazione di rinascere in ogni attimo...’ 

(da MG Bruni e I Nicchiarelli, Racconto-Antologia della poesia d'amore del mondo , cap 5, seconda parte)


[1] Alejandro Jodorowsky, regista, sceneggiatore, drammaturgo e scrittore cileno, nasce a Tocopilla da una famiglia di profughi ebrei ucraini, nel 1929. A Parigi, negli anni ‘60, con Fernando Arrabal e Roland Topor fonda il Movimento Panico, d’ispirazione post-surrealista. Diviene assistente e poi collaboratore del grande mimo Marcel Marceau; negli anni ’80, ha collaborato con l’autore di fumetti Moebius per la rivista Metal Hurlant e, recentemente, con Milo Manara. Dal marzo 2006, tiene su XL, magazine mensile de La Repubblica, una rubrica di Psicoposta.
[2] Cfr intervista a A.Jodorowsky di Claudio Rocchi, stranamente n°1/febbraio 2004, www.jubaleditore.net .
[3]  A. Jodorowsky, da   “La scala degli angeli (Un’arte di pensare)”, in “Solo de amor – poesie”, traduzione di A. Bertoli, collana Citylights Giunti ed., 2006; pag.39
[4] A. Jodorowsky, “Solo De Amor – poesie”, op.cit. 



domenica 17 marzo 2013

PER SAKINEH E LE ALTRE


UNITED FOR IRAN invia una petizione all'OIC
 per fermare un caso di lapidazione in Iran.

Il 14 marzo 2013 è stata presentata all'Organizzazione di Cooperazione Islamica (OIC) una petizione legale da parte di United For Iran e altre otto organizzazioni internazionali per i diritti umani a favore di Sakineh Mohammadi Ashtiani, una donna iraniana condannata a morte mediante lapidazione.  La petizione è stata consegnata all'OIC da Avaaz, l'organizzazione internazionale che ha guidato l' azione, durante la commissione delle Nazioni Unite sulla condizione delle donne a New York, dove il tema principale era l'eliminazione e la prevenzione di tutte le forme di violenza contro le donne e le bambine..
La petizione sollecita l'OIC a a condurre un'immediata investigazione sul caso e sul trattamento di Ashtiani.  Sottolinea come il processo a Ashtiani abbia completamente trasgredito i doveri dell'Iran secondo il diritto internazionale, così come la sua costituzione, che proibisce la tortura. Il Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici, di cui l'Iran è stato firmatario, proibisce punizioni differenziate sulla base di discriminazioni di genere e l'uso della condanna a morte per reati che non rientrano nella definizione di crimini gravi.
Il caso di Sakineh non è unico in Iran. Il Governo usa frequentemente la tortura, le condanne a morte e gli arresti arbitrari senza i dovuti processi. Il caso di Ashtiani è anche emblematico del diffuso e sistematico attacco contro le donne da parte del governo iraniano. Innumerevoli donne iraniane, incluse le attiviste dei diritti umani e i difensori, sono soggetti a condanne in carcere molto dure, trattamenti disumani e infamanti, e punizioni corporali semplicemente per aver rivendicato i loro legittimi diritti..
Il Presidente di United for Iran, Firuzeh Mahmoudi, ha dichiarato che "in Iran, ci sono  molte Sakineh - e l' OIC ha il potere di cambiare la situazione di ogni donna sostenendo i diritti delle donne sia attraverso azioni che parole. L' OIC può dimostrare il suo impegno obbligando l'Iran e tutti gli altri membri dell'OIC al rispetto dei livelli e degli obblighi dei diritti umani internazionali."
United for Iran spera che l' OIC sosterrà i principi fondamentali della legge internazionale sui diritti umani e riterrà l'Iran responsabile delle sue violazioni - per quanto riguarda il caso di Ashtiani e i molti abusi di diritti umani. Oltre a United for Iran, le altre organizzazioni che sostengono questa petizione sono le seguenti: Avaaz, il Cairo Institute for Human Rights Studies, Al-Haq, Damascus Center for Human Rights Studies, KontraS, National Foundation for Democracy and Human Rights in Uganda, Sisters in Islam, e l' Union de l’Action Féminine.
(traduz. di gogo)

sabato 2 marzo 2013

POESIA DI IBIS KAN


di isabnic
ALLA FERMATA DEL BUS                                                   


Al volger delle spalle dei 2 vigili bianconeri,
una rapida marea  di ritorno.

Convulso re-assemblare  dei banchetti di cartone
di venditori indiani  finora appoggiati
-falsamente  inconcludenti-  al muro.
La corta  gonna di jeans borchiata
della zingara col fazzoletto stretto in testa
torna a frugare tra i risuonanti bidoni.
Schermata dalle  ali di gomma nera
lesta  raccoglie i nostri resti in un cesto.
Attenta li sceglie  e li ricompone, poi,
 in una busta a terra sull’asfalto
 sfiorato dalle auto in corsa.
Sfavillio di occhi di tenebra, in punta di piedi sul pedale
afferra con sfida una cornice appena scheggiata.

Le porte del bus si aprono con un sofferto sospiro.

(Ibis Kan, 2013)