giovedì 15 ottobre 2015

EMILIO (SMUNTI) torna in fabbrica con "Omicida quotidiano" (2015)

                                                                    
                                                                    








                                   

 Omicida quotidiano                       


È il benzopirene
che a posta ti spia
ti appesta ti spreme
                                 dal profondo
e avviene
che non puoi scorgerlo ma preme
e opprime
il polmone che spera di respiro
(non si sa per quante ore)
-la prostata prostrata-
È il benzopirene
(che non ti spara ma)
ti spolpa
ti spella i tessuti
li strappa ne espelle
la sopravvivenza
nello spazio sparuto
---> Spaurito!
Nello spazio a te avverso
traditore
omicida –che ti attacca e ti uccide
d’una tacca ogni giorno-
nello spazio contrario
contaminato
nemico spietato
nello spazio che ami
-specie quando t’indigni da divano
con la birra in mano-
lo spazio quotidiano
che ami-chiami

casa.

(Emilio Smunti, 2015)

venerdì 9 ottobre 2015

IGNATIA AMARA A ROMA, di gogo





Giorno di Ignatia per me e di Ignazio per Roma. Amare coincidenze.

Roma (IT) , 8 ottobre 2015

giovedì 8 ottobre 2015

EMILIO (SMUNTI), macabro-chimico (2015)



Codex chimico


Quassù
-il corpo stanco ad azzimare-
ti istigano a raddrizzare la colonna vertebrale.

Il fianco da allineare
Il culo da schiacciare di sacro compresso
le scapole costrette a retrovertere straziante

ti dicono
di esporre il petto al mondo
di prenderlo di sterno
di addurre a dolore il dorsale

non pensano
che la terra sia più paga d’interesse.

Quassù
t’intimano d’ affrettarti in finale di fila
ti dicono
di affannarti alla ASL più vicina;
per l’attesa d’ore strenua da ricetta
necessaria
per il carico settimanale salvifico
di composti in plico cartonato:
l’accumulo dolce in dispensa delle molecole poi calde in gola
d’esofago felice                    -deglutisci
duloxetina ziprasidone benzodiazepine
ringrazia
                 “dacci oggi”
Compresse quotidiane a correggere il plasma
proteggere flussi assonali dispersi
A spada tratta!
l’atorvastatina di rito

---> Sopravvivi
Domani
E ancora
Per sempre
Qualche altra ora lustro in più
                      “Non ancora, non voglio”
Un altro po’
Resisti
Procedi
Insisti omeostasi
perduta, però…
Continuare a vedere
Che cosa forse si cela più in là di un mese di due…
Keep on existing
Just go and don’t think ingerisci
---> Sopravvivi
Respira resisti insisti ad esistere di grave corporeo c’è il mondo d’intorno
Ma intanto
Soltanto i geni sapranno chi sei.

Emilio Smunti, 2015.

venerdì 2 ottobre 2015

ELISA (BIAGINI) IN TRANSLATION




Now you want me to touch the fractures,
a braille alphabet,
you want me to touch them
after the letters, the recipes and the stitches.
Give me your glasses
so I can separate the white from the bone
and go straight to the iron,
to your thought.

 Adesso vuoi che tocchi le fratture,
un alfabeto braille,
vuoi che le tocchi
dopo le lettere, le ricette e i punti.
Dammi i tuoi occhiali
perché separi il bianco da quell’osso
e vada dritta al ferro,
al tuo pensiero.

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The bones will come back in a box
maybe the one you use for yarn
or cookies
or in a shoebox
size 6,
for the short bones and vertebrae:
they’ll end up under the bed with the trunks,
or I’ll make earrings out of them
for everyday use
to keep you close to my teeth.

 Le ossa torneranno in una scatola
forse quella che usi per i fili
o i biscotti,
oppure in una scatola da scarpe
numero 37,
per le ossa corte e le vertebre:
finiranno sotto il letto con i tronchi,
o ci farò orecchini
da usare tutti i giorni
e averti accanto ai denti.

da Elisa Biagini, The Guest in the Wood. A selection of poem 2004-2007. Translated by Diana Thow, Sarah Stickney and Eugene Ostashevsky (Chelsea Edition, 2013).
*Il BTBA è un premio statunitense conferito al miglior libro in traduzione edito nell’anno appena trascorso