lunedì 29 febbraio 2016

UN MATRIMONIO DURATO A LUNGO (2) di isabnic



 da Ale racconta

"... Beh, insomma, nonno era sempre andato a letto presto la sera, mentre nonna rimaneva seduta a guardare i programmi alla televisione. Le piacevano i salotti televisivi con le persone famose. Però lui non dormiva subito. Dice nonna che quando lui andava di là, nella stanza da letto, si preparava molto lentamente, poi spegneva la luce grande, accendeva le due abat-jour sui comodini e si metteva a leggere il giornale o faceva le parole incrociate. Poi, -pare -  che dopo un'ora cominciasse a chiamarla. Magari due o tre volte. Allora lei dopo un po', approfittando della pausa pubblicitaria, andava a vedere di cosa si trattava e immancabilmente lo trovava lì seduto a letto con gli occhialini addosso e il pigiama a righe tristi. Al vederla sorrideva e gli faceva: - Silvia!... ma domani che mi prepari per pranzo?
Che mi prepari per pranzo domani?, ma te lo immagini? Per quasi cinquant'anni?
Magari all'inizio non era proprio così."
[...]

(isabnic2016)

giovedì 25 febbraio 2016

17 aprile 2016: FERMA LE TRIVELLE!! VOTA SI'

GreenpeaceSe non visualizzi correttamente questa mail CLICCA QUI
Come saprai, sosteniamo da anni che trivellare i nostri fondali in cerca di petrolio è una pazzia che conviene solo a pochissimi, e in nessun modo alla comunità: il governo sta svendendo la bellezza del nostro Paese e i suoi mari per pochi spiccioli.
Il Referendum del 17 aprile riguarda tutto il Paese! Per questo ieri mattina siamo entrati in azione per dirlo forte e chiaro davanti all'Altare della Patria.Il potere di scegliere un futuro migliore ti appartiene: firma ora il tuo impegno a votare SÌ e contribuisci a diffondere la campagna!
Referendum 17 Aprile Vota Sì - Stop Trivelle
L'Italia non si trivella!
Unisciti a noi: il 17 aprile VOTA SÌ e salva l'Italia dai petrolieri!

FIRMA ORA
E tu? Stai con il mare, con le energie pulite, con la bellezza e l'integrità delle nostre coste e delle nostre acque, o con le lobby fossili?
La risposta giusta è VOTARE SÌ al Referendum, e qui ti spieghiamo perché:
- la vera ricchezza della nostra penisola è rappresentata dalla bellezza dei paesaggi, dal mare, dal turismo
- il petrolio è una risorsa estremamente limitata e altamente inquinante
- nessuno può garantire la assoluta sicurezza di una piattaforma offshore euno sversamento in un mare chiuso come il Mediterraneo avrebbe effetti devastanti per l'ambiente, la fauna marina, il turismo e la pesca sostenibile
- le trivellazioni non arricchiscono gli italiani, ma solo i petrolieri
RICORDA: per fermare le trivellazioni offshore e difendere il nostro mare c'è bisogno del tuo voto.
L'ITALIA NON SI TRIVELLA. Dillo forte e chiaro >>> il 17 Aprile VOTA SÌ
È tempo di scegliere. Se non lo facciamo noi, lo faranno i petrolieri.

Sappiamo di poter contare anche su di te!
Grazie per quello che farai.


Andrea Boraschi
Campagna Energia e Clima
@aborasch


PS – Boicottando l'Election Day e scegliendo la data del 17 Aprile, il governo vuole palesemente mettere a rischio il quorum, accorciando i tempi del confronto e dell'informazione su un tema fondamentale per il futuro del nostro Paese. Non dargliela vinta! FIRMA ORA il tuo impegno a votare SÌ il 17 Aprile e aiutaci a diffondere la petizione in modo che il maggior numero di cittadini conosca la terribile minaccia che incombe sui nostri mari e si schieri contro le trivellazioni. Grazie!

domenica 14 febbraio 2016

UN MATRIMONIO DURATO A LUNGO di isabnic

UN MATRIMONIO DURATO A LUNGO
(da Ale racconta)


- ... nonno ancora caldo di là in camera; le zie e la nonna in salotto. Pianti, disperazione. Non era più giovane quando è morto, e da anni si sapeva che aveva ogni tanto modi da arteriosclerotico, ma era stato un padre esemplare e un modello di uomo affascinante per le figlie. Non a caso zia Tita non si è mai sposata. Sì, lui era un artista, un grande affabulatore. Bella voce, anche quando intonava qualche aria di opere italiane. Per la moglie, poi, era stato il primo e unico uomo della sua vita. Avevano vissuto come in simbiosi. Per quasi cinquant'anni, tutti i giorni. Giorno e notte. A parte quando lavorava, naturalmente. Poi, da quando erano in pensione sempre insieme, davvero. Quando vedevi arrivare lui, dopo un attimo compariva anche nonna. Magari accaldata e con il grembiule addosso. E' sempre stata brava a cucinare e le piace. Almeno così le avevo sentito dire tante volte. "Eh! come cucina Silvietta, nessun'altro." affermava nonno sorridendole pieno di complicità, quando portava qualcosa a tavola. Lui diceva che non s'erano mai coricati senza prima rappacificarsi. Eppure i motivi qualche volta ce n'erano stati. Pare che ci fossero una o più signore che lui andava a trovare con una certa regolarità. Ma la sera era sempre a casa puntuale e poi faceva sentire nonna come una regina: regali, qualche viaggetto, piccole tenerezze nei suoi confronti davanti a figlie e nipoti. Sempre. Mai uno screzio.
Beh, insomma, nonno ancora caldo di là in camera e dopo due ore nonna si acqueta, sta un po' zitta e poi fa: "Io la sera non cucino più."
E non l'ha più fatto.-

(isabnic2015)

EMBARGO TOTALE ALLA VENDITA DI ARMI ALL'ARABIA SAUDITA (firma la petizione e scrivi ai Deputati europei!)


L’Arabia Saudita sta bombardando scuole, ospedali, perfino matrimoni in Yemen. E lo fa con le armi italiane, europee e americane. Martedì finalmente l’Unione Europea discuterà di un possibile embargo, ma i sauditi e i produttori di armi faranno di tutto per bloccare il voto. Solo un‘enorme pressione pubblica può fare in modo che si approvi, firma subito: 

FIRMA LA PETIZIONE

Martedì il Parlamento europeo può finalmente decidere se votare un embargo totale sulla vendita di armi all’Arabia, ma la pressione delle lobby e dei sauditi per bloccare il voto è enorme.

Ora più che mai i politici europei devono sentire che da ogni angolo del mondo chiediamo tutti la stessa cosa: resistere e dire “NO” alle atrocità dell’Arabia Saudita. Firma questa campagna urgente per chiedere l’embargo sulle armi e dare tutto il nostro sostegno a chi sta lottando per ottenerlo:

https://secure.avaaz.org/it/saudi_arms_deal_it/?bIbePbb&v=72832&cl=9484294242

Le guerre si fanno finire anche così: smettendo di vendere armi a chi le fa. Fino a pochi anni fa sarebbe stato impensabile, perché i rapporti tra i nostri governi e il regime saudita erano troppo forti. Ma anche per i nostri politici sta diventando sempre più difficile ignorare la totale mancanza di rispetto per i diritti umani da parte del regime. L’Europa è a un passo dal votare un embargo, devono solo capire che tutto il mondo li sta guardando.

Una bomba saudita ha ucciso oltre 200 invitati a un matrimonio.Sparano dagli elicotteri sui civili in fuga. È difficile togliersi dalla testa certe immagini, ma è proprio così che le “nostre” armi vengono usate. Lo Yemen si trova in mezzo a una guerra a distanza tra Arabia e Iran, entrambi colpevoli di violenze terrificanti. Questo voto europeo da solo non farà finire la guerra, ma può mandare un messaggio chiaro: non venderemo più armi a un regime che bombarda indiscriminatamente la popolazione civile. E dopo una vittoria così in Europa, potremo passare anche agli altri governi.

Il regime saudita non è l’unico a sfruttare questi traffici: i grandi produttori di armi europei stanno guadagnando miliardi grazie al massacro in Yemen! L'Italia è uno dei più grossi esportatori di armi al mondo e l'Arabia è uno dei nostri maggiori clienti. Se non agiamo subito, l'influenza delle grandi aziende sui politici rischia di far continuare questo orrore ancora a lungo.

Wael* è un membro di Avaaz in Yemen che finora è riuscito a sopravvivere agli attacchi che ogni giorno colpiscono il suo Paese. Il suo messaggio per tutti noi è che “la storia si ricorderà di chi ha contribuito a portare la pace”. Agiamo subito, per Wael, la sua famiglia, e milioni di altre persone. Partecipa e condividi la campagna, abbiamo poche ore per essere determinanti nel fermare la vendita di armi all’Arabia:

https://secure.avaaz.org/it/saudi_arms_deal_it/?bIbePbb&v=72832&cl=9484294242
Quello che rende speciale la nostra comunità è proprio questa connessione che riusciamo a creare oltre ogni confine, in tutto il mondo, per ottenere il cambiamento e rompere il silenzio. Ora dobbiamo fare quello che sappiamo fare meglio, agire velocemente e in massa: possiamo salvare milioni di vite in pericolo.

Con speranza,

Danny, Rewan, Alice, Mohammad, Alex, Antonia, Emma e tutto il team di Avaaz
*Il nome di Wael è stato cambiato per garantire la sua incolumità

Maggiori informazioni

Bombe italiane verso l'Arabia Saudita: un esposto alle Procure per fare chiarezza (Repubblica)
http://www.repubblica.it/solidarieta/emergenza/2016/01/28/news/bombe_italiane_verso_l_arabia_saudita...

Yemen, un'indagine Onu inchioda l'Arabia Saudita (Lettera 43)
http://www.lettera43.it/cronaca/yemen-un-indagine-onu-inchioda-l-arabia-saudita_43675231944.htm

Armi e Difesa: è l'Arabia Saudita il maggior importatore al mondo (International Business Time)
http://it.ibtimes.com/armi-e-difesa-e-larabia-saudita-il-maggior-importatore-al-mondo-1392156

Da dove vengono le bombe usate in Yemen (Il Post)
http://www.ilpost.it/2015/06/26/yemen-bombe-inchiesta-italia/

Armi, Berlino blocca export ad Arabia Saudita, 1° cliente dell’Italia: “Regione instabile” (Il Fatto Quotidiano)
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/01/29/armi-berlino-blocca-export-ad-saudita-cliente-dellitalia-sostiene-lisis/1380330/

Pinotti: "Inviamo armi in Medio Oriente nel rispetto della legge'' (Repubblica - VIDEO)
http://video.repubblica.it/politica/pinotti-inviamo-armi-in-medio-oriente-nel-rispetto-della-legge/2...