Ferruccio Brugnano è il poeta -operaio, nato a Mestre nel 1936, autore di questa poesia, di questo urlo sincero e coraggioso contro l'amata fabbrica assassina e inquinatrice. Conosce bene il Petrolchimico di Porto Marghera, perché lì ha cominciato a lavorare giovanissimo dai primi anni Cinquanta e lì ha lottato come attivista sindacale, condividendo generosamente in mezzo a cortei, assemblee e piazze anche i suoi versi in rivolta, ciclostilati e distribuiti come volantini, o affissi come manifesti sui muri di Venezia e Roma nel '90 e '9i per urlare contro la guerra, o dipinti tra i murales di Orgosolo. Fu durante gli anni Settanta che i suoi scritti cominciarono ad essere pubblicati in Italia e poi in seguito tradotti e pubblicati in alcuni paesi europei e negli Stati Uniti. L'archivio delle sue opere -conservate in scatole e scatoloni di cartone- è ospitato dal 2005 presso il Centro di Documentazione di Storia Locale di Marghera(VE).
Ferruccio Brugnaro è ormai in pensione come operaio, ma continua nei suoi reading a parlare di fabbrica e di vita con voce chiara e appassionata:
Gabbiani, schiere foltissime
di gabbiani
ora imbiancano gli acquitrini
che circondano le fabbriche.
Il vento li muove, li agita
come grossi fiori.
Il nostro sangue, il nostro cuore
acceso
ora li segue attentamente.
La nostra volontà, la nostra carne
tutta ferita
li guarda avida
ascolta intensamente il loro grido
il nostro grido
di amore, di vita
su questa terra
sempre più nera,
in questo silenzio di ferro.
Nel suo "Ritratto di una donna", tradotto in inglese dal poeta e suo amico Jack Hirschman, ci offre un canto d'amore concreto e struggente. i versi sono pieni di Maria, la donna amata che lavora a tempo pieno ma che la vita non distrugge perché lei è più forte della vita:
[...]
Parte alle otto
parte a mezzogiorno
parte alle dieci e mezzo
parte alle due del pomeriggio
parte alle quattro.
Maria parte alle nove
alle dieci
alle undici.
la chiamano scuola a tempo pieno.
Quando ritorna non è facile
saperlo.
Può anche tornare
all'una
all'una e mezzo
alle sei
alle sette
alle otto.
Il ritorno è mistero.
Ma quando ritorna
quando ritorna
è così bello
da impazzire.
(da "Ritratto di donna", Campanotto editore 2011)
parte alle dieci e mezzo
parte alle due del pomeriggio
parte alle quattro.
Maria parte alle nove
alle dieci
alle undici.
la chiamano scuola a tempo pieno.
Quando ritorna non è facile
saperlo.
Può anche tornare
all'una
all'una e mezzo
alle sei
alle sette
alle otto.
Il ritorno è mistero.
Ma quando ritorna
quando ritorna
è così bello
da impazzire.
(da "Ritratto di donna", Campanotto editore 2011)
isabnic2013.
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