Ho visto da lontano una torre d'avvistamento azzurra ai fianchi e con un cannocchiale in cima puntato verso la luna.
Ho visto anche una nuova bandiera lassù che sventolava soddisfatta.
Ho visto una terrazza con un lettone pieno di stracci colorati e due piscinette di plastica azzurra da cui dominare tutta Roma stando ammollo.
Ho visto una spianata di terra con tombe arcaiche e resti di mura di un'antica villa.
Ho visto spazi sconosciuti dove si aggiravano ladri di immagini e famiglie curiose, tra graffiti colorati e sculture dell'abbandono.
Ho visto sorrisi dolci di donne dai lineamenti esotici dietro cuccume e couscoussiere. Ho visto, desiderato e mangiato dolci che sapevano di cocco.
Ho visto gente del luogo orgogliosa di tutti noi turisti culturali.
Ho visto artisti bricoleur, operai scultori, architetti teorici, tecnici astronauti, maestre e saltimbanchi, maestri e curatori d'anime, illusi e determinati, ladri e disegnatori, digital-virtuali e artigiani, barricaderi e poeti.
Ho visto la luna e il razzo lì pronto per andarci. Ho visto e ascoltato la storia della sua costruzione.
Ho capito che la luna non è di nessuno e nessuno la può comperare.
(Lo diceva -mi ricordo- anche il mio amico Pietro a proposito di un bosco di castagne da cui fummo cacciati e poi costretti, sotto la minaccia di una rustica roncola assassina, a restituire il raccolto.
" Il bosco non è di nessuno!" diceva Pietro all'incredulo proprietario. E lo diceva, in qualche altra occasione, anche a proposito di un cane "Lui è suo, non è di nessuno", ma non ricordo se il cane ci guardò perplesso.)
(gogo2013)
SPACE METROPOLIS è un film-documentario
(gogo2013)
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