Sabato mattina, ore 12, la Stazione Nomentana è quasi deserta. Oggi molti non lavorano, forse di treni ne passano anche meno del solito( pre-festivo o pre-elettorale?), e i pochi che attraversano il sottopasso pedonale sembrano accorgersi per la prima volta di tutte le pareti dipinte o piene di parole che accompagnano i loro passi lungo il tunnel e i corridoi. Un trionfo di murales e colori, anche nelle scale, tra le banchine e forse sui binari (confesso: non li ho visti).
Anche la Stazione Nomentana rientra nella iniziativa
Arte in stazione e Città a colori, promossa da NSA Roma Nord e organizzata da Franco Galvano,
con il supporto di RFI, per riqualificare 120 stazioni ferroviarie a Roma (un video, di appena due anni fa, ci racconta lo stato di degrado di questi luoghi http://www.bastacartelloni.it/2013/10/trovare-la-stazione-nomentana-e.html ). Ora poeti,artisti conosciuti, insieme ai Pittori Anonimi del Trullo (PAT) e a chiunque ne abbia -o ne abbia avuta- voglia hanno ricoperto e continuano a ricoprire le pareti esterne e interne della stazione trasformando un luogo grigio, sporco, buio e triste in un tripudio di colori dove cominciar meglio la giornata.
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