sabato 4 giugno 2016

AMELIA ROSSELLI (1930-1996): Omaggio al Teatro Valle il 6 giugno 2016


Amelia Rosselli

Tutto il mondo è vedovo

da "Variazioni Belliche" (1964)

Tutto il mondo è vedovo se è vero che tu cammini ancora
tutto il mondo è vedovo se è vero! Tutto il mondo
è vero se è vero che tu cammini ancora, tutto il
mondo è vedovo se tu non muori! Tutto il mondo
è mio se è vero che tu non sei vivo ma solo
una lanterna per i miei occhi obliqui. Cieca rimasi
dalla tua nascita e l’importanza del nuovo giorno
non è che notte per la tua distanza. Cieca sono
chè tu cammini ancora! Cieca sono che tu cammini
e il mondo è vedovo e il mondo è cieco se tu cammini
ancora aggrappato ai miei occhi celestiali.




Federazione Unitaria Italiana Scrittori – Piazza Augusto Imperatore 4 – 001486 Roma
Tel. 06-6833646 – email: info@fuis.it


COMUNICATO STAMPA
“Io sono come voi quel che non sapeste”
Omaggio poetico al Teatro Valle ad Amelia Rosselli a vent’anni dalla morte

Lunedì 6 giugno 2016, h. 17.00, presso il foyer del Teatro Valle a Roma (Via del Teatro Valle, 21) la FUIS (Federazione Unitaria Italiana Scrittori) organizzerà un incontro in ricordo di Amelia Rosselli, la più importante poetessa italiana del secondo Novecento, a vent’anni dalla morte.
Parteciperanno alla serata, curata da Désirée Massaroni, alcuni tra i più significativi protagonisti della scena della poesia in Italia che leggeranno sia testi della Rosselli che testi dedicati all’autrice suicida. L’elenco comprende: Carlo Bordini, Silvia Bre, Marco Caporali, Roberto Deidier, Paolo Febbraro, Biancamaria Frabotta, Jolanda Insana, Valerio Magrelli, Renato Minore, Davide Nota, Marco Palladini, Renzo Paris, Elio Pecora, Gabriella Sica, Luigia Sorrentino, Alberto Toni, Antonio Veneziani.
Durante la manifestazione verranno proiettati materiali filmati sulla Rosselli.
Breve nota bio-bibliografica di Amelia Rosselli:
Nacque a Parigi, figlia di Carlo Rosselli, uno dei capi italiani dell’opposizione antifascista, e da Marion Cave, attivista cattolica irlandese. Nel 1929, dopo essere scappato da una prigione fascista, Carlo Rosselli si spostò in Francia con la sua famiglia, dove nacque Amelia. Dopo l’assassinio del padre e l'occupazione nazista della Francia, Amelia, la madre ed i fratelli si rifugiarono prima in Inghilterra, poi negli Stati Uniti. Nel 1948 giunse a Firenze e poi si trasferì a Roma, lavorando come traduttrice e compiendo studi letterari e filosofici. Si legò agli ambienti letterari pubblicando su diversi periodici ed ebbe una breve frequentazione col Gruppo 63, a cui però rimase sostanzialmente estranea. Nel 1963 apparvero ventiquattro sue poesie nella rivista letteraria «Il Menabò», accompagnate da una nota critica di P.P. Pasolini. Tappa significativa è il volume Variazioni belliche (1964) che la impose come una delle voci più originali della poesia della seconda metà del Novecento. In seguito pubblicò: Serie ospedaliera (1969), Documento (1966-1973) (1976), Impromptu (1981), Appunti sparsi e persi (1966-1977) (1983), La libellula (1985), che confermarono la validità della sua presenza nel panorama poetico. L'Antologia poetica (1987) offre un quadro selettivo ma puntuale dell'intero suo lavoro, arricchito anche dalla raccolta dei Primi scritti (1952-1963) (1980). Inoltre uscì il volume di poesie in lingua inglese Sleep (1992). Morì suicida a Roma  nel 1996.

Per informazioni: Désirée Massaroni, tel. 329-4084281, d_massaroni@yahoo.it

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