"... Beh, insomma, nonno era sempre andato a letto presto la sera, mentre nonna rimaneva seduta a guardare i programmi alla televisione. Le piacevano i salotti televisivi con le persone famose. Però lui non dormiva subito. Dice nonna che quando lui andava di là, nella stanza da letto, si preparava molto lentamente, poi spegneva la luce grande, accendeva le due abat-jour sui comodini e si metteva a leggere il giornale o faceva le parole incrociate. Poi, -pare - che dopo un'ora cominciasse a chiamarla. Magari due o tre volte. Allora lei dopo un po', approfittando della pausa pubblicitaria, andava a vedere di cosa si trattava e immancabilmente lo trovava lì seduto a letto con gli occhialini addosso e il pigiama a righe tristi. Al vederla sorrideva e gli faceva: - Silvia!... ma domani che mi prepari per pranzo?
Che mi prepari per pranzo domani?, ma te lo immagini? Per quasi cinquant'anni?
Magari all'inizio non era proprio così."
[...]
(isabnic2016)
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