*** ... ed ecco come poter usare il DeterLimonoso in lavastoviglie. Qualche domanda o richiesta di consigli a Maria Caterina?
Buon lavaggio e buon 21 settembre/ Giornata della Terra* 2014!
domenica 21 settembre 2014
venerdì 19 settembre 2014
21 settembre: mobilitazione mondiale per il clima
Le 21 Septembre
nous aurons une chance sans précédent de montrer combien nous nous préoccupons du changement climatique avec la plus grande mobilisation pour le Climat de l'Histoire.
Trouvez un événement ou créez-en un vous-même.
nous aurons une chance sans précédent de montrer combien nous nous préoccupons du changement climatique avec la plus grande mobilisation pour le Climat de l'Histoire.
Trouvez un événement ou créez-en un vous-même.
2538 évènements jusqu’à présent
21 settembre: "ITALIE: CE DIMANCHE, NOUS éCRIVONS L'HISTOIRE!"
Chères amies, chers amis,
C'est incroyable de voir ce qui est en train de se passer. Partout dans le monde, nous sommes en train de nous rassembler pour descendre dans les rues ce dimanche à l'occasion de la plus grande mobilisation pour le climat de l'histoire.
Ne manquez pas cet évènement! C'est le genre de choses dont il faut parler à ses petits-enfants -- cliquez sur la carte pour nous rejoindre:
https://secure.avaaz.org/fr/ event/climate/
Si vous cherchez sur Internet, vous trouverez déjà des centaines d'articles à propos de la Marche Mondiale pour le Climat, et presque tous les plus grands organes de presse du monde seront là pour parler de cet évènement. Même l'ONU prévoit d'ouvrir le sommet sur le climat par une projection de photos et de vidéos de la Marche! Tous les dirigeants qui participeront au sommet devront alors regarder ces images et écouter nos voix.
Il ne nous reste plus que quelques heures avant de saisir la plus grande opportunité pour lancer le mouvement à même de sauver le monde de la catastrophe climatique. Saisissons cette chance, pour notre futur, pour le futur de nos enfants et pour tout ce que nous aimons.
Avec espoir et beaucoup d'impatience,
Ricken, Oli, Allison, Luca, Uilleam, Nataliya, Marigona et toute l'équipe d'Avaaz
C'est incroyable de voir ce qui est en train de se passer. Partout dans le monde, nous sommes en train de nous rassembler pour descendre dans les rues ce dimanche à l'occasion de la plus grande mobilisation pour le climat de l'histoire.
Ne manquez pas cet évènement! C'est le genre de choses dont il faut parler à ses petits-enfants -- cliquez sur la carte pour nous rejoindre:
https://secure.avaaz.org/fr/
Si vous cherchez sur Internet, vous trouverez déjà des centaines d'articles à propos de la Marche Mondiale pour le Climat, et presque tous les plus grands organes de presse du monde seront là pour parler de cet évènement. Même l'ONU prévoit d'ouvrir le sommet sur le climat par une projection de photos et de vidéos de la Marche! Tous les dirigeants qui participeront au sommet devront alors regarder ces images et écouter nos voix.
Il ne nous reste plus que quelques heures avant de saisir la plus grande opportunité pour lancer le mouvement à même de sauver le monde de la catastrophe climatique. Saisissons cette chance, pour notre futur, pour le futur de nos enfants et pour tout ce que nous aimons.
Avec espoir et beaucoup d'impatience,
Ricken, Oli, Allison, Luca, Uilleam, Nataliya, Marigona et toute l'équipe d'Avaaz
giovedì 18 settembre 2014
DI ERBA IN ERBA (2): consigli e formule di Maria Caterina Ranieri
* ** Ricordate la formula suggerita da Maria Caterina per il detersivo al limone? Ve la ripropongo ancora insieme al modo d'uso per lavaggio a mano:
DETERSIVO LIMONOSO (2)
..... e questo il modus operandi:
DETERSIVO LIMONOSO (2)
..... e questo il modus operandi:
domenica 14 settembre 2014
STATUS AUSTRALI (6) di Smunti Espatriato
SMUNTI E LA FINE DEL MONDO
·
6. Ai miei paleolitici tempi, al liceo, risultava 'figo'
possedere un cane nero alla rimastina, o tutt'al più un SH; da queste strambe
parti, invece, canidi e motorini non contano nulla: ogni ragazzina cool che si
rispetti possiede il proprio cavallo.
·
Considerando il disastro che si dipana nell'Emisfero Nord, in
questi giorni -da sommarsi al tradizionale endemico disastro connotante buona
parte dell'Emisfero Sud- dovrei forse dare credito alla teoria del vecchio long
bearded dall'aria eremitica I happened to meet in Cape Tribulation. Dal suo antro
lercio di catapecchia traballante egli mi ha predetto con certezza di dogma la
fine vicina dell'Europa tutta, specialmente dell'Italia, primo paese a essere
devastato integralmente nella Terza Guerra Mondiale, ormai imminente.
La raccomandazione, di corollario, è di restarsene il più a lungo possibile rintanati in Australia, unico angolo sicuro rimasto; e dunque addio Europa, arrabattarsi un visto. La lunghezza della barba e il carattere sconnesso della voce erano in effetti quelli prototipici del profeta apocalittico; salvo poi ammettere di aver letto tutto su un sito web.
I don't know if the old man is right, nobody knows, I hope he's not. In ogni caso, deve trattarsi di un sito molto frequentato dal numero esorbitante di working-holidari europei incontrato di recente da queste strambe parti.
La raccomandazione, di corollario, è di restarsene il più a lungo possibile rintanati in Australia, unico angolo sicuro rimasto; e dunque addio Europa, arrabattarsi un visto. La lunghezza della barba e il carattere sconnesso della voce erano in effetti quelli prototipici del profeta apocalittico; salvo poi ammettere di aver letto tutto su un sito web.
I don't know if the old man is right, nobody knows, I hope he's not. In ogni caso, deve trattarsi di un sito molto frequentato dal numero esorbitante di working-holidari europei incontrato di recente da queste strambe parti.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
*** Si interrompe con questa la serie delle Note dagli Antipodi di Emilio Smunti Espatriato. Siamo in attesa di nuovo materiale, ma il crollo parziale di un soffitto a causa di una burrasca di proporzioni inaspettate, l'aumento di richieste al lavoro e una prossima (provvidenziale) fuga turistica terranno lontano il Nostro da GOGOSAFECRASH.
Aspettiamo tue nuove, caro Smunti!!!
giovedì 11 settembre 2014
NADA Y TODO? di Filippo Davvero*
“Nada y Todo”
è il titolo spagnoleggiante con il quale viene presentata la mostra di Dante
Ferretti e Oliviero Rainaldi presso il bramantesco tempietto di san Pietro in
Montorio, realizzata con l’intento di celebrare la figura e il pensiero di San Giovanni
della Croce. Verrebbe più naturale attribuirle l’epiteto di “poquito”,
soprattutto pensando alla pochezza
dell’allestimento, di fronte al quale lo spirito del geniale architetto e
pittore di Monte Asdrualdo deve essersi più volte rivoltato nella tomba. La
situazione che si presenta agli occhi del visitatore è quantomeno curiosa : ciò
che viene descritto, con dovizia di particolari nella introduzione critica, non
c’è e quando c’è, non è come dovrebbe
essere. Si potrebbe pensare ad uno scherzo, che in tal caso sarebbe davvero uno
scherzo da prete, se non che, tra gli autori in catalogo, è presente con un suo
testo monsignor Ravasi, che non è proprio un parroco di campagna nella
gerarchia vaticana ed al contrario ha
sempre mostrato, ad esempio nel padiglione del Vaticano all’ultima
biennale di Venezia, eccezionale interesse e sensibilità nei confronti
dell’arte contemporanea.
Già l’orario
di apertura è singolare : dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 16.30, fino
alla fine di settembre, il che garantisce una naturale illuminazione solare,
tale da vanificare la raffinata regia delle luci da parte di Ferretti, le quali
infatti, sono tutte spente. Tuttavia, forse per i tempi grami della situazione
economica, anche il riflettore posto all’interno del meraviglioso tempietto,
che potrebbe ottenere un qualche effetto, risulta chiuso. La lastra marmorea,
con rilievi estremamente bassi, prevista all’interno in relazione all’altare
petriano, come ampiamente spiega lo scritto introduttivo, si trova invece all’esterno,
in pieno sole e in relazione praticamente con nulla. In compenso, la figura
umana in vetro, che dovrebbe trovarsi nell’ambulacro, quasi a mediare, spiegano
i critici, l’esterno con l’interno, esplicitando così il percorso mistico del
grande santo spagnolo, si trova al contrario dentro il sacello, ben piantata
sul pavimento cosmatesco con una sua base grigiastra, francamente miserevole.
L’unica cosa che sembra essere stranamente al suo posto è la lastra bronzea
orizzontale posta nel cortile sull’asse principale del tempio, ma a questo
punto, piuttosto contrariato, il visitatore non può fare a meno di notare gli
orribili piedini di metallo che la tengono sospesa sul terreno, vanificando
l’impressione di una magica levitazione.
Perso per
perso, gli approssimativi allestitori non si sono preoccupati della presenza
disturbate di cordoni e nastri di plastica bianchi e rossi per impedire
l’accesso al retro del cortile, né hanno provveduto a coprire i fili elettrici abbondantemente
distribuiti qua e là per ottenere gli straordinari effetti luminosi di cui si è
parlato. Una tale incuria nell’intervenire in uno degli spazi storicamente e
culturalmente più pregnanti di Roma, se non del mondo intero, è tragica e
inspiegabile, a meno che il pensiero del martirio del santo, notoriamente
avvenuto a testa in giù, non abbia provocato ai curatori dei terribili mal di
testa. Il risultato si riverbera negativamente anche sul lavoro degli artisti,
non tanto su quello di Ferretti, che di fatto non è visibile, quanto su quello
di Rainaldi, già incorso in intoppi incresciosi con il suo noto monumento a Giovanni Paolo II.
L’intento di ritrovare un rapporto tra l’arte contemporanea e la religione
cristiana è infatti meritorio ed è notoriamente affrontato da monsignor Ravasi
con profondità e competenza, nonostante le innegabili difficoltà storiche e
culturali che remano in senso contrario, ma viene il sospetto che il nume
tutelare di Brancusi, con la sua Muse Endormie, non sia sufficiente a salvare
una produzione artistica che, timorosa di dissacrare il sacro, non propone
molto al di là di gusci vuoti, nei quali vuoto ha decisamente la meglio sul
guscio.
(Filippo Davvero, 2014)
* Filippo Davvero vive e opera a Roma, come artista e critico flaneur. Comincia da oggi la sua collaborazione a Gogosafecrash.
Dante Ferretti e Oliviero Rinaldi
NADA Y TODO
omaggio a San Juan de la Crux
a cura di Otello Lottini
Tempietto del Bramante, Roma dal 4 luglio al 30 settembre 2014
Lun-Ven h.9.30-12.30/h.14.00-16.30
Ingresso libero
lunedì 8 settembre 2014
DI ERBA IN ERBA: formule e consigli di Maria Caterina Ranieri
*** Comincia da oggi la collaborazione al blog di Maria Caterina con una formula da lei elaborata per poter preparare a casa il detersivo ecologico per lavastoviglie. Nel prossimo post ce ne rivelerà il modus operandi. Benvenuta a Gogosafecrash, Maria Caterina!!
DETERSIVO LIMONOSO (1)
DETERSIVO LIMONOSO (1)
*
Maria Caterina è nata a Roma con la passione delle erbe tramandatale dalla sua famiglia. Diplomata in “Erboristeria” nel 2011, ha frequentato corsi di Fito-bioenergetica cinese applicata all’estetica professionale, di Floriterapia Mediterranea, di Bioenergia applicata(Cromoterapia e Pranoterapia), di Apicultura, e anche quello di“Riconoscimento ed Uso delle Piante Medicinali, a Collepardo(FR) presso l’Associazione “Hortus Hernicus” che collabora con il Dip. di Chimica dell’Università “La Sapienza” di Roma. E’ iscritta all’ Accademia delle Arti Erboristiche ed è docente UPTER nei Corsi di Erboristeria “Di Erba in Erba©” Base e Intermedio e nei Corsi laboratoriali di “LABORATORIando” in cui insegna anche la Fitocosmetica naturale. Relatrice nel 2012 nella giornata di studio “Come Star bene con la Depurazione” e in una conferenza sulla “Cromoterapia”, ha anche partecipato recentemente al Seminario stanziale “Fitoterapia ed Ambulatorio” con la scuola berlinese di fitoterapia, organizzato dall’Associazione “Hortus Hernicus” di Collepardo(FR).Praticante da una decina di anni della ginnastica di lunga vita “Taijiquan” – stile della Famiglia Yang –, nel 2013 ha conseguito il livello per poterlo insegnare.
giovedì 4 settembre 2014
STATUS AUSTRALI (5) di Smunti Espatriato
SMUNTI,
IL CALCIO E I PIPISTRELLI
·
5. Ma com'è che anche da queste parti, per quanto esuberanti,
esotiche e remote, la squadra di ascendenza italiana, il 'Carlton' -little
Italy locale- vanta una solida tradizione di grande club e qualità di gioco, ma
in concreto accumula in groppa fìgure magre e fallimenti devastanti? Forse
esiste una condanna patriottica -valida persino in contumacia- a un idealismo
passatista; quasi che la gloria debba comunque essere confinata nell'andato,
nell' "un tempo però..."', "una volta tuttavia..", "il
2006 invece...". Un po' come il Rinascimento e il potere dell'Impero Romano.
·
· . Dal momento che il campionato ha chiuso i battenti da ere e i
mondiali sono andati, per alimentare il mio conformismo da sport da divano mi
tocchera` aderire al costume locale, e iniziare a seguire assiduamente
l'Australian Rules Football League. La selezione della squadra per cui
parteggiare, tuttavia, non e` un'operazione da sottovalutare. Considerando la
zona in cui abito, dovrei sostenere il Collingwood; ma i colori del club -bianco
e nero- non mi attirano per ovvie ragioni. Restando al dato cromatico, dovrei
optare per l'Hawthorn, familiarmente rosso e arancione. Oppure dovrei cedere al
piu` spinto patriottismo, e farmi fervente supporter del Carlton, team della
Little Italy locale. La recente affermazione di un giornalista -"the
problem is Carlton can challenge the better teams, but succumb to teams who
they are expected to beat"- del resto, mi fa sentire a casa.
martedì 2 settembre 2014
A Nikita e Madhu, di Rohtak (Haryana), 17 e 16 anni di Ishtar Baabel
( dall'articolo di Raimondo Bultrini, La Repubblica del 28/08/2014)
Bibita fresca di mango con un goccio di veleno.
Quanto basta. Quanto basta per bruciare le viscere,
per contorcersi a terra sulle bianche piastrelle dei cessi.
Agonia di morte perché vivere così è agonia.
A scuola, perché è qui che avremmo potuto cominciare
a andar via (negli States, il sogno). E invece rimanere nell'incubo.
A Rothak, dove gli uomini inseguono, ti alitano addosso
sporche parole, inforcano moto ammiccanti e offrono telefoni per irretirti.
Dicono gli altri che è così perché i nostri corpi li incoraggiano,
perché i nostri denti sono bianchi e gli occhi neri, e i capezzoli si induriscono
sotto la maglietta e la giacca, e i fianchi da un po' si sono allargati.
Dicono che le labbra sono troppo morbide, e i capelli troppo lisci e setosi,
che sappiamo parlare, alziamo lo sguardo e camminiamo veloci.
Dicono che è per questo. Che siamo state noi.
E allora basta. Due bicchieri (in frantumi?), un po' di liquido
avanzato (che colore?), due corpi di ragazze a terra (scomposti?),
sedici e diciassette anni (già consumate, senza permesso),
due lettere di quattro e sei pagine (sul banco). Basta.
-Lascio 200 rupie nel cassetto per la t-shirt di mia sorella
e l'orologio a mio fratello come portafortuna.
-Lascia, madre mia (non piangere!!) tutte le mie cose
(non le buttare!) perché tornerò in qualche modo.
- Lascio anche il numero di targa della moto che ci perseguitava.
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