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venerdì 19 luglio 2013

PADRE-MEDEA di Ibis Kan

il puzzo di carne bruciata
annerisce anche l'aria, mentre
l'anima di piombo
si contorce tra la cenere
e sfrigola sotto lacrime
tardive, mentre
la voce ruvida non fluisce
e si blocca in quell'urlo
strozzato di fiera, mentre
le palpebre coprono
indicibili misteri.
Padre-Medea, NON SALVARTI!!

(ibiskan, 2013)

sabato 29 giugno 2013

CONVALESCENZA di Ibis Kan

CONVALESCENZA                                                             



Rabbia e pena.
( avrei voglia di picchiarla, di sbugiardarla)
Lo stomaco che si contrae,
le labbra che si induriscono,
le spalle giù come di juta.
Da un pezzo le parole si sono seccate.
E’ un dente già tolto,
il buco nero che rimane
e non duole più.

Non cancello
(è impossibile: gli occhi vedono),
ma con solerzia copro con garza che deforma la visione,
la rende meno credibile e meno dolorosa.
Non il tormento acuminato del tradimento ormai,
ma quello della piatta delusione reiterata,
come sabbia in bocca.
Misera pantomima, la sua.
Affermazione di libertà già concessa.
Segreto che miseramente
vuole essere udito per esistere.
E' lei che torna in gabbia
e si affanna a mostrare tentativi di fuga.

Ora non bisogna vedere più.
Restringere il campo, oscurare i lati inquietanti,
non farmi distrarre da inutili occultamenti
e furtive manovre.
Dormire i miei sonni e di giorno

guardare il mondo. 

(ibis kan 2013)

martedì 28 maggio 2013

RAINEWS ore 13 di Ibis Kan

RAINEWS, ore 13    (Sacrificio)                                


Le mani rosse di
sangue
del giustiziere guidato da
dio
parlano isteriche
alla telecamera
-              -  mannaia grondante che accusa/ corpo a terra là in fondo-
mentre una  voce àtona
le  accompagna                                      
senza orrore.

Le orecchie blandite da
suoni materni
velati da un
cappellino
slegano le ginocchia
che si piegano
sotto colpi
liberatori.

Amen.

(ibis kan 2013)


sabato 2 marzo 2013

POESIA DI IBIS KAN


di isabnic
ALLA FERMATA DEL BUS                                                   


Al volger delle spalle dei 2 vigili bianconeri,
una rapida marea  di ritorno.

Convulso re-assemblare  dei banchetti di cartone
di venditori indiani  finora appoggiati
-falsamente  inconcludenti-  al muro.
La corta  gonna di jeans borchiata
della zingara col fazzoletto stretto in testa
torna a frugare tra i risuonanti bidoni.
Schermata dalle  ali di gomma nera
lesta  raccoglie i nostri resti in un cesto.
Attenta li sceglie  e li ricompone, poi,
 in una busta a terra sull’asfalto
 sfiorato dalle auto in corsa.
Sfavillio di occhi di tenebra, in punta di piedi sul pedale
afferra con sfida una cornice appena scheggiata.

Le porte del bus si aprono con un sofferto sospiro.

(Ibis Kan, 2013) 

martedì 1 gennaio 2013

BUONI PROPOSITI PER IL 2013 di Ibis Kan

Riprendere i contatti, riconnettersi
scrivere per almeno quattro ore- regolarmente
provare la vertigine dei tacchi alti - ora che vanno piani
smettere di rosicchiare le unghie e poi smaltarle -regolarmente

cambiare scheda telefonica, data di nascita, sesso e indirizzo
cambiarli spesso -regolarmente
riprendere a fumare, dare un taglio alla palestra e all'omeopatia
provare, sperimentare, tornare a bere pesante -regolarmente

pulirsi il viso la sera prima di andare a letto,
massaggiare la crema sul corpo, anche sulle spalle -regolarmente
aprire le mail prima di cestinarle, iscriversi a FB, Twitter, e tutto quello che va,
leggere leggero per poi parlarne in modo ironico -regolarmente

andare più al cinema, a teatro, all'opera e al balletto,
ascoltare quel che si deve e vedere anche quel che mi va-regolarmente
mangiare di più, mangiare di meno. Ascoltare le news
e prendere una decisione, tra mille revisioni e ripensamenti- regolarmente

non prendere un gatto e neanche un cane. Dei pesci neanche parlo.
Appoggiare le rivoluzioni da lontano, aborrire i tiranni -regolarmente
(IbisKan2013)

giovedì 20 settembre 2012

POESIA DI IBIS KAN

... e se i versi di Ibis Kan fossero soltanto un ennesimo pastiche (vetero- post- modern)?


MOLLY BOOM
(non più in her prime e un po’ ingrassata)

Nuova identità nella chat community: sono Molly Boom.
La mia descrizione:
-          parlo da sola  
-          snocciolo i miei pensieri senza punteggiatura
-          amo poldo ma lo tradisco
-          Lui mi sveglia con la colazione a letto
-          la prima volta che abbiamo fatto l’amore era tra i fiori
Ah i ricordi, i desideri, la noia
Però sì, va bene così,
non darò altri dettagli.
Metterò una foto di me stessa stesa a letto

                                                                      lan  gui da men teeeeeeeeee
                                                     
                         Non si vede bene il viso e la forma allungata, che si appoggia sul braccio,
                                                      -capelli sciolti e scomposti-
                                                      potrebbe essere quella di qualunque altra donna.
                                                      Sì.

                                                     (Ibis Kan, 2012)


martedì 24 gennaio 2012

poesie di Ibis Kan


6. LA POESIA DELLA SOLITUDINE ANNOIATA

Autunno morbido e caldo (giallo, verde e screziato),
Le montagne ritte sotto voli di storni in formazione.
Ti si stringe la nebbia addosso
come sciarpa di nuvola gonfia.
(Nuoro 2006)


7.

Rileggere le parole
E risentire lo stesso sapore.
Mi voglio quasi un po’ più bene
A carezzare questi balbettii.
(Nov 2007)


8. 

Io le cose sognate
me le porto sempre appresso.
In tasca, dentro la borsa o
nella custodia degli occhiali.
Non si sa mai:
potrebbero sempre tornar vere.

(2007)