Al volger delle spalle dei 2 vigili bianconeri,
una rapida marea di
ritorno.
Convulso re-assemblare dei banchetti di cartone
di venditori indiani finora
appoggiati
-falsamente inconcludenti- al muro.
La corta gonna di
jeans borchiata
della zingara col fazzoletto stretto in testa
torna a frugare tra i risuonanti bidoni.
Schermata dalle ali
di gomma nera
lesta raccoglie i
nostri resti in un cesto.
Attenta li sceglie e li
ricompone, poi,
in una busta a terra
sull’asfalto
sfiorato dalle auto in
corsa.
Sfavillio di occhi di tenebra, in punta di piedi sul pedale
afferra con sfida una cornice appena scheggiata.
Le porte del bus si aprono con un sofferto sospiro.
(Ibis Kan, 2013)
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