giovedì 29 novembre 2012
lunedì 26 novembre 2012
FERMA LA LEGGE ANTI-GAY IN UGANDA!!
Tra poche ore l’Uganda potrebbe approvare una
legge che potrebbe introdurre la pena di morte o l'ergastolo per
l’omosessualità. Una mobilitazione internazionale ha rimandato la legge
l’anno scorso: abbiamo bisogno di alzare la pressione per spingere il
Presidente Museveni a difendere i diritti umani e fermare questa legge
brutale. Firma sotto e dillo a tutti:
David Kato, attivista ugandese per i diritti degli
omosessuali assassinato
sabato 24 novembre 2012
lunedì 19 novembre 2012
25 nov CONTRO LA VIOLENZA MASCHILE SULLE DONNE
Giornata mondiale
contro la violenza maschile
sulle donne
- 7 milioni (circa) di donne in Italia subiscono violenza fisica o sessuale (dati ISTAT 2006),
- 1 milione e 100.000 le vittime di stalking qui da noi
(dati ISTAT 2006)
- nel 2011 le donne uccise dal proprio partner sono state quasi il 7°/° in più rispetto al 2010,
- si suppone che che più del 90°/° delle vittime non denuncia la violenza subita.
Chiediamo al governo di creare, seguendo le raccomandazioni dell'Onu, una legge organica contro la violenza di genere, chiedendo anche la prevenzione nelle scuole, la formazione di operatori pubblici, sostegno ai Centri antiviolenza gestiti dal non profit, insieme a un aggiornamento dei dati ufficiali.
Le associazioni più impegnate nel settore presentano on line la Convenzione No More!:
- per leggerla vai a www.nomoreviolenza.it ;
- per sottoscriverla: basta mandare una mail a convenzioneantiviolenza@gmail.com , scrivere ADERISCO seguito dal proprio nome.
Uomini e donne sono invitati a aderire alla raccolta di firme (meglio se entro il 25/11, quando le firme saranno presentare al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e al Premier Mario Monti).
FIRMATE LA PETIZIONE!!
domenica 18 novembre 2012
FIRMA LA PETIZIONE!
RICONOSCIAMO
LA
PALESTINA!!
(dal sito di Avaaz)
Si tratta di una proposta legittima e nonviolenta che darebbe ai palestinesi un nuovo status legale. Ed è anche la miglior occasione di cambiare il corso degli eventi: ci consentirebbe di mettere fine a trattative senza fine portate avanti dagli USA che coprono la costante e illegale colonizzazione delle terre palestinesi da parte degli "insediamenti" israeliani. La risoluzione palestinese chiede la riattivazione e l'accelerazione dei negoziati. Un voto a favore salverebbe la strada a un processo di pace più bilanciato ed equo tra due stati legittimi.
Mentre il governo israeliano e quello USA definiscono la richiesta di riconoscimento "unilaterale" e pericolosa, al contrario l'ONU, la Banca Mondiale e FMI dicono che i palestinesi sarebbero pronti a governare un loro stato se solo l'occupazione finisse. Gran parte dei paesi nel mondo sostengono in modo schiacciante questa direzione diplomatica per portarci fuori dalla violenza. Ironicamente, gli sforzi di USA e Israele per far fallire questa richiesta e le loro minacce di tagliare i fondi ai palestinesi sono autodistruttive poiché alimentano chi vuole eliminare Israele in quanto stato ebraico.
L'anno scorso gli USA hanno bloccato il riconoscimento della Palestina al Consiglio di Sicurezza dell'ONU. Ma con il voto tra pochi giorni all'Assemblea generale dell'ONU, grazie ai voti di tutti i paesi e all'approvazione del riconoscimento, potremmo vedere la fine all'egemonia degli USA e di Israele sul conflitto. Il voto non potrà ammettere completamente la Palestina all'ONU, ma può dichiarare la Palestina uno stato permettendole di accedere a una serie di organizzazioni internazionali e dando maggiore legittimità internazionale agli sforzi nonviolenti dei palestinesi per fermare l'occupazione militare israeliana.
Le bombe e i missili stanno seminando vittime proprio in queste ore e l'Europa ha per le mani l'opportunità di promuovere pace e libertà: se riusciremo a convincere Francia, Spagna, Germania e Gran Bretagna a stare dalla parte giusta della storiasostenendo l'indipendenza della Palestina, dando loro supporto e aiuti finanziari, potremmo arrivare a un punto di svolta. Unisciti alla petizione e manda un messaggio per sostenere il riconoscimento:
http://www.avaaz.org/it/palestine_worlds_next_nation_a/?bIbePbb&v=19269
ULTERIORI INFORMAZIONI
Operazione israeliana potrebbe essere un modo per ritardare il riconoscimento della Palestina (Huffington Post)
http://www.huffingtonpost.it/ 2012/11/15/linviato- palestinese-allo_n_2139314. html
L'Egitto media, Israele non ferma i raid. Razzi su Tel Aviv (Rai News 24)
http://www.rainews24.rai.it/ it/news.php?newsid=171571
Abu Mazen: chiediamo all'ONU il riconoscimento della Palestina (La Repubblica)
http://video.repubblica.it/ mondo/abu-mazen-chiediamo-all- onu-il-riconoscimento- palestina/110612/108996 
Palestina, denaro dalla Lega Araba se Israele blocca i fondi (Globalist)
http://www.globalist.it/ Detail_News_Display?ID=35934& typeb=0&Palestina-denaro- dalla-Lega-Araba-se-Israele- blocca-i-fondi
Netanyahu vuole mandare un avviso a Iran ed Egitto (La Repubblica)
http://video.repubblica.it/ dossier/gaza-israele-2012/ guolo-netanyahu-vuole-mandare- un-avviso-a-iran-ed-egitto/ 110882/109270
LA
PALESTINA!!
|
(dal sito di Avaaz)
Mentre nel sud di Israele la
popolazione vive nella paura dei razzi, a Gaza i palestinesi vivono sotto
assedio, imprigionati in una striscia di terreno strettissima. E in
Cisgiordania la gente viene espropriata della terra occupata da insediamenti
illegali, i malati sono bloccati per ore nel percorso verso gli ospedali dai
posti di blocco israeliani e le famiglie sono divise da enormi muri che
tagliano in due i loro campi. Ma se i Palestinesi vinceranno la loro scommessa
all'ONU per uno stato subito, potremmo assistere all'inizio della fine di 40
anni di occupazione e fare strada a due stati, Palestina e Israele, che possano
vivere fianco a fianco in pace e totale sicurezza.
Gli USA e Israele stanno cercando di
far saltare il voto all'ONU e l'attacco contro Gaza potrebbe essere un
tentativo di spostare l'attenzione e di far apparire inaffidabili i
palestinesi. Ma l'Europa non ha ancora preso una decisione e i ministri degli
esteri europei si incontreranno tra soli 4 giorni. Se ci faremo sentire ora
potremo convincere l'Europa a votare "Sì" per la pace e la libertà.
Clicca per inondare chi cerca di sabotare questa decisione con le nostre
richieste piene di speranza riunite in un'enorme petizione e consegnate
attraverso una bandiera alta cinque piani esposta fuori dall'incontro dei ministri
.
Si tratta di una proposta legittima e nonviolenta che darebbe ai palestinesi un nuovo status legale. Ed è anche la miglior occasione di cambiare il corso degli eventi: ci consentirebbe di mettere fine a trattative senza fine portate avanti dagli USA che coprono la costante e illegale colonizzazione delle terre palestinesi da parte degli "insediamenti" israeliani. La risoluzione palestinese chiede la riattivazione e l'accelerazione dei negoziati. Un voto a favore salverebbe la strada a un processo di pace più bilanciato ed equo tra due stati legittimi.
Mentre il governo israeliano e quello USA definiscono la richiesta di riconoscimento "unilaterale" e pericolosa, al contrario l'ONU, la Banca Mondiale e FMI dicono che i palestinesi sarebbero pronti a governare un loro stato se solo l'occupazione finisse. Gran parte dei paesi nel mondo sostengono in modo schiacciante questa direzione diplomatica per portarci fuori dalla violenza. Ironicamente, gli sforzi di USA e Israele per far fallire questa richiesta e le loro minacce di tagliare i fondi ai palestinesi sono autodistruttive poiché alimentano chi vuole eliminare Israele in quanto stato ebraico.
L'anno scorso gli USA hanno bloccato il riconoscimento della Palestina al Consiglio di Sicurezza dell'ONU. Ma con il voto tra pochi giorni all'Assemblea generale dell'ONU, grazie ai voti di tutti i paesi e all'approvazione del riconoscimento, potremmo vedere la fine all'egemonia degli USA e di Israele sul conflitto. Il voto non potrà ammettere completamente la Palestina all'ONU, ma può dichiarare la Palestina uno stato permettendole di accedere a una serie di organizzazioni internazionali e dando maggiore legittimità internazionale agli sforzi nonviolenti dei palestinesi per fermare l'occupazione militare israeliana.
Le bombe e i missili stanno seminando vittime proprio in queste ore e l'Europa ha per le mani l'opportunità di promuovere pace e libertà: se riusciremo a convincere Francia, Spagna, Germania e Gran Bretagna a stare dalla parte giusta della storiasostenendo l'indipendenza della Palestina, dando loro supporto e aiuti finanziari, potremmo arrivare a un punto di svolta. Unisciti alla petizione e manda un messaggio per sostenere il riconoscimento:
http://www.avaaz.org/it/palestine_worlds_next_nation_a/?bIbePbb&v=19269
ULTERIORI INFORMAZIONI
Operazione israeliana potrebbe essere un modo per ritardare il riconoscimento della Palestina (Huffington Post)
http://www.huffingtonpost.it/
L'Egitto media, Israele non ferma i raid. Razzi su Tel Aviv (Rai News 24)
http://www.rainews24.rai.it/
Abu Mazen: chiediamo all'ONU il riconoscimento della Palestina (La Repubblica)
http://video.repubblica.it/
Palestina, denaro dalla Lega Araba se Israele blocca i fondi (Globalist)
http://www.globalist.it/
Netanyahu vuole mandare un avviso a Iran ed Egitto (La Repubblica)
http://video.repubblica.it/
venerdì 9 novembre 2012
ESERCIZI DI TRADUZIONE: Peter Bakowski
" Ritratto di Edith Murtone, narratrice" di Peter Bakowski
Scarlatto lo smalto e il rossetto,
rifatto il naso, un tempo prominente.
Edith passa l'estate in Cornovaglia,
sverna ad Atene.
L'ultimo suo romanzo vende bene.
La cuoca, il giardiniere
riceveranno un extra per Natale,
il compenso per aver sopportato
i nervosismi di Edith e i suoi sbalzi d'umore
quando realizza che vivere
è più difficile che scrivere.
Personaggi come Clarissa e Harold
le appaiono davanti
mentre guida,
mentre cammina lungo il fiume.
Clarissa,
la maggiore di due figlie,
botanica a tempo perso e acquerellista,
invaghita del suo maestro di piano.
Harold,
figlio unico di un vicino,
asmatico, esonerato dagli sport.
Interessato all'astronomia
e a quella cosa preziosa sotto la gonna di Clarissa.
Il desiderio,
emozione primaria che muove trama e penna,
eccita la serpe nel giardino,
attorcigliata all'ombra dell' albero genealogico.
Immagini modellate in parole
parole modellate in immagini.
Verità e finzione,
che giacciono nello stesso letto,
avvinghiati,
non più estranei l'uno all'altro.
[...]
Peter Bakowski (1954) è l'autore di questa poesia-ritratto e uno dei poeti australiani presenti nell'antologia The Best Australian Poems 2011, a cura di John Tranter , poeta a sua volta.
Peter Bakowski vive a Melbourne, ma ha vissuto per lungo tempo negli Stati Uniti e a Londra. Ha molto viaggiato e continua da poeta itinerante a spostarsi per i suoi reading, alla maniera dei poeti Beat da lui tanto amati. Le sue poesie sono anche apparse su varie riviste e sono state tradotte in molte lingue. Non credo che sia mai stato tradotto finora in italiano. Ci sto provando - e gli chiederò il permesso di continuare- cercando di rispettare quello che lui chiede nella sua Lettera aperta ai traduttori, che ho trovato sul suo sito http://bakowskipoetrynews.blogspot.it . Il suo intento - ci spiega- è quello di scrivere il più chiaro possibile, di usare la lingua comune per dire cose straordinarie ("to use ordinary language to say extraordinary things"). Per realizzare questo, sceglie le parole per il loro specifico suono e per la loro forza. Al traduttore tocca il compito di rivelare e definire nella sua lingua ciò che il poeta ha fatto nella sua. Ciò che Bakowski vuole, insomma, è un rispecchiamento della sua poesia, senza che le parole siano indebolite e impoverite, invecchiate o rinnovate. Tradurre - ci dice ancora- è come aprire al lettore le porte di un luogo per far vedere ciò che l'autore ha pensato che fosse giusto mostrare. La traduzione, inoltre, implica attenzione e fedeltà, perchè, per Bakowski, "Traslating is a labour of love" ( La traduzione è una pena d'amore), fatta di sofferenza, senso di inadeguatezza, paura d'incolmabile distanza e desiderio di piacere.
Scarlatto lo smalto e il rossetto,
rifatto il naso, un tempo prominente.
Edith passa l'estate in Cornovaglia,
sverna ad Atene.
L'ultimo suo romanzo vende bene.
La cuoca, il giardiniere
riceveranno un extra per Natale,
il compenso per aver sopportato
i nervosismi di Edith e i suoi sbalzi d'umore
quando realizza che vivere
è più difficile che scrivere.
Personaggi come Clarissa e Harold
le appaiono davanti
mentre guida,
mentre cammina lungo il fiume.
Clarissa,
la maggiore di due figlie,
botanica a tempo perso e acquerellista,
invaghita del suo maestro di piano.
Harold,
figlio unico di un vicino,
asmatico, esonerato dagli sport.
Interessato all'astronomia
e a quella cosa preziosa sotto la gonna di Clarissa.
Il desiderio,
emozione primaria che muove trama e penna,
eccita la serpe nel giardino,
attorcigliata all'ombra dell' albero genealogico.
Immagini modellate in parole
parole modellate in immagini.
Verità e finzione,
che giacciono nello stesso letto,
avvinghiati,
non più estranei l'uno all'altro.
[...]
Peter Bakowski (1954) è l'autore di questa poesia-ritratto e uno dei poeti australiani presenti nell'antologia The Best Australian Poems 2011, a cura di John Tranter , poeta a sua volta.
Peter Bakowski vive a Melbourne, ma ha vissuto per lungo tempo negli Stati Uniti e a Londra. Ha molto viaggiato e continua da poeta itinerante a spostarsi per i suoi reading, alla maniera dei poeti Beat da lui tanto amati. Le sue poesie sono anche apparse su varie riviste e sono state tradotte in molte lingue. Non credo che sia mai stato tradotto finora in italiano. Ci sto provando - e gli chiederò il permesso di continuare- cercando di rispettare quello che lui chiede nella sua Lettera aperta ai traduttori, che ho trovato sul suo sito http://bakowskipoetrynews.blogspot.it . Il suo intento - ci spiega- è quello di scrivere il più chiaro possibile, di usare la lingua comune per dire cose straordinarie ("to use ordinary language to say extraordinary things"). Per realizzare questo, sceglie le parole per il loro specifico suono e per la loro forza. Al traduttore tocca il compito di rivelare e definire nella sua lingua ciò che il poeta ha fatto nella sua. Ciò che Bakowski vuole, insomma, è un rispecchiamento della sua poesia, senza che le parole siano indebolite e impoverite, invecchiate o rinnovate. Tradurre - ci dice ancora- è come aprire al lettore le porte di un luogo per far vedere ciò che l'autore ha pensato che fosse giusto mostrare. La traduzione, inoltre, implica attenzione e fedeltà, perchè, per Bakowski, "Traslating is a labour of love" ( La traduzione è una pena d'amore), fatta di sofferenza, senso di inadeguatezza, paura d'incolmabile distanza e desiderio di piacere.
(isabnic2012)
giovedì 8 novembre 2012
I RACCONTI DEL PALAZZO SUL VIALE ALBERATO / SASA' 2
2. Riassunto della prima puntata:
Sasà è uno degli studenti fuorisede che abitano nel Palazzo sul Viale
Alberato e vive con altri due ragazzi nell’appartamento al piano rialzato. La
sua vita è simile a quella di tanti giovani della sua età oggi. Come tutti loro,
usa quotidianamente le più moderne tecnologie e frequenta i social network.
All’inizio - a dire il vero- non aveva capito
che quella Laura C., che aveva
chiesto la sua amicizia e che lui, come al solito, aveva accettato perché ‘Non
si sa mai’, era la stessa persona che
abitava al primo piano, a pochi metri da casa sua, e che lui aveva già
incrociato chissà quante volte quando entrava o usciva dal palazzo. Anzi, ora a
pensarci proprio bene, ultimamente gli era parso di notare, con la coda
dell’occhio, un certo cambiamento in quella ragazzina -una bambina fino a poco
tempo prima che gli era capitato di incontrare quando tornava da scuola con lo
zaino. Ora poi, dopo l’estate, oltre a essere molto abbronzata, e anche più
bionda e più alta, aveva perfino cominciato
a sfoggiare, con aria compiaciuta, dei seni che rischiavano quasi di schizzarle
fuori dalla canottiera. Ma tutto, comunque, al momento, era rimasto come
un’immagine appena captata nello sfondo.
Laura C. aveva, poi, caricato negli ultimi giorni due o tre post
con cagnolini e cuoricini (sempre gli stessi) che probabilmente miravano a
suscitare tenerezza e simpatia, ma che Sasà non aveva quasi visto, esaltato, com’ era da un paio di mesi, a
cercare i nuovi post quotidiani di Linda
Tamarinda (una dei suoi 384 amici) che, sotto un sorriso un po’ fisso,
esibiva un paio di tette che sembravano due palloni e ti facevano cominciare
bene la giornata. Quando Laura C., infine, aveva caricato una
foto che la ritraeva al mare con le amiche, sorridente e luminosa, Sasà non era
riuscito a far finta di niente con buona pace, quel giorno, di Linda Tamarinda. L’aveva riconosciuta e si
era chiesto come mai lei sapesse chi era Salvo Arcuri (il suo nome vero, che
compariva come account accanto agli elenchi di tutte le cose, film e persone
che amava) e si era anche domandato se lo
avesse riconosciuto subito in quel ritratto astuto, preso di spalle e mezzo
profilo. Cliccò subito Mi piace sotto
la foto di lei, ma non seppe proprio cosa scrivere. ‘Vediamo un po’ che
succede’, pensò.
Laura C caricò subito un’altra foto: figura intera, questa volta,
con un piccolo due pezzi che sembrava quello dell’anno prima e stava lì per grazia
diddìo. Gliel’ aveva scattata la
sorella un giorno in cui pensavano, per gioco, di preparare un book con le
proprie immagini. Laura, in quella foto, era sola, con l’azzurra distesa del
mare come sfondo; guardava in macchina e sembrava fissare proprio lui. Sasà,
questa volta, andò a leggere il profilo della ragazza, cliccò diligentemente Mi piace sotto la foto e poi aspettò semplicemente di
incontrarla sulle scale.
Il giorno dopo, eccola lì. Lui la salutò, le confermò
che quella foto gli era proprio piaciuta e le chiese goffamente informazioni
sul luogo delle sue vacanze. Comunque, ormai era andata. La ragazzina era
proprio bella e sembrava quasi ringraziarlo di aver colto l’ opportunità di
presentarsi e farsi conoscere. Sasà si era sentito leggero leggero e pieno di
aspettative.
Anche Laura fu felice e
soddisfatta che tutto fosse successo più o meno come si era immaginata; cercò
di essere meno impacciata possibile, notò che lui era poco più alto di lei e che
aveva alle braccia un paio di tatuaggi, ma che non si capiva bene cosa fossero perché
dalle maniche della t-shirt sbucavano solo gli ultimi intrecci di un disegno
molto complicato. Lui era grande e da subito Laura si sentì una vera donna tra
le sue braccia. Sì, perché la cosa tra loro due, infatti, si sviluppò molto
velocemente.
Laura frequentava il secondo anno del liceo, e
questa – lo sentì chiaramente- poteva essere la sua prima storia importante. (isabnic2012)
-CONTINUA_
-CONTINUA_
mercoledì 7 novembre 2012
PICS FROM DOWN-UNDER (2) di Martina Lanini
AUGURI GOGOSAFECRASH!!! :-)
3.003 visualizzazioni
Un anno dal primo post!!
Da domani riprenderà la pubblicazione dei Racconti del Palazzo sul Viale Alberato, con la seconda puntata di "Sasà". Continueranno i post con le foto dall'Australia e tanto altro ancora.
Dai, Gogo!!
(isabnic2012)
Un anno dal primo post!!
Da domani riprenderà la pubblicazione dei Racconti del Palazzo sul Viale Alberato, con la seconda puntata di "Sasà". Continueranno i post con le foto dall'Australia e tanto altro ancora.
Dai, Gogo!!
(isabnic2012)
giovedì 1 novembre 2012
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