" Alcuni mesi fa, uno scienziato è tornato nell’Oceano Artico per monitorare la fuoriuscita di pericolose bolle di metano. Le aveva già osservate tempo prima, a centinaia, un metro l’una, uscire dal mare e rilasciare un gas 50 volte più inquinante della CO2. Ma al suo ritorno è rimasto pietrificato: erano cresciute, erano di UN CHILOMETRO l’una. Centinaia di enormi colonne di gas.
Gli scienziati ci hanno avvisato da tempo, esistono “punti di non ritorno” causati dal surriscaldamento terrestre che fanno impazzire il Pianeta. Un altro esempio: più si sciolgono i ghiacci che riflettono il calore nello spazio, più la temperatura dell’oceano aumenta, facendo sciogliere ancora più ghiaccio in una spirale inarrestabile. Ma nel 2014 tutti gli indicatori climatici sono stati “anomali”. Ed è stato l’anno più caldo mai registrato nella storia.
Ma
POSSIAMO fermare questa crisi, agendo subito e mobilitando l’intero Pianeta. Possiamo trasformare questo scenario da incubo nel migliore futuro possibile:
pulito, verde, e in equilibrio con il Pianeta.
Mancano solo 5 mesi al Vertice di Parigi, dove si deciderà il destino di questa enorme battaglia contro il cambiamento climatico.
5 mesi per convincere i leader mondiali a sostenere il nostro piano e fargli mantenere le promesse. Siamo noi contro le multinazionali del petrolio e tutti quelli che dicono che niente può cambiare. [,,,]
iniziamo subito a convertire le nostre economie da petrolio e carbone a fonti di energia alternative.Possiamo farcela, ma dobbiamo concentrare ogni sforzo sul vertice di dicembre."
Il piano del team AVAAZ procede secondo questi punti:
- " Insistere dove già stiamo vincendo: il G7 si è appena impegnato a portare l’economia globale fuori dall’era dei combustibili fossili! Può essere la svolta decisiva e se riusciremo a convincere altri Paesi chiave nei prossimi mesi, a Parigi il pianeta intero si potrebbe impegnare per un futuro pulito al 100%!
- Una mobilitazione senza precedenti: la Marcia Globale per il Clima che la nostra comunità ha spinto con tutte le sue forze lo scorso settembre ha rivoluzionato il dibattito politico. Ora dobbiamo tornare in piazza, con numeri più grandi, e in ancora più città e paesi, proprio il giorno prima dell’arrivo a Parigi dei capi di Stato, per dimostrare che ovunque i cittadini chiedono che dal vertice esca un accordo storico per il clima.
- Pressione sulla Francia: il presidente francese François Hollande presiederà il vertice, una posizione importantissima. Serve che si batta per un risultato importante. Ha già incontrato il nostro team e ha promesso che si impegnerà in ogni modo. Ora dobbiamo assicurarci che non si tiri indietro quando le cose entreranno nel vivo.
- Un salto di qualità: la portata di questa crisi è tale che dobbiamo andare oltre una normale campagna. Servono azioni importanti, dirette e non violente che colpiscano l’immaginazione: dobbiamo far capire che questa cosa è urgente, e spingere le persone ad agire.
- Obiettivi chiari e precisi: persino di fronte a una catastrofe di proporzioni planetarie, 195 governi in una stanza possono rivelarsi semplicemente incompetenti. Dovremo sottolineare i punti imprescindibili dell’accordo e distinguerli dal rumore di fondo del dibattito politico, e focalizzare i media e i leader su di essi. Il nostro obiettivo principale è un impegno chiaro a un mondo senza più emissioni di CO2, alimentato al 100% da energie pulite. Questo sarà il punto di svolta che può cominciare ad indirizzare gli investimenti privati in massa sulle energie rinnovabili."
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