COME PORCI NEL CONTESTO*
L’idea nasce dal luogo, che è un piccolo spazio all’ interno della Torre dei Templari, adibito in passato ad ufficio o deposito, e accessibile da una scala piuttosto stretta che conduce all’ ultimo livello e alla terrazza . Da una piccola finestra si vede la costa e il mare, quel bellissimo mare che per Ulisse e i suoi compagni doveva circondare l’isola mitica di Eéa. Si tratta di un ambiente alquanto appartato e basso di soffitto che, in tal caso, si trasforma in una sorta di
studio di artista o di strano ufficio dell’arte, posto sotto la sorveglianza, non si sa quanto benigna, di Circe. Rifugiatosi qui dopo un lunghissimo viaggio, incantato dalle lusinghe ingannatrici della maga, l’artista rischia di essere trasformato, secondo la stessa procedura riportata da Omero, in un maiale e sembra quasi affannarsi fra i suoi strumenti, i suoi dubbi e le sue fantasie, alla ricerca di un punto di arrivo, al quale però non giungerà mai. Può salvarsi e salvare i suoi compagni ma è molto probabile che debba rinunciare per questo alle lenzuola di seta e alle anfore d’argento e d’oro. D’altra parte, sebbene Omero abbia concesso al suo eroe la consolazione di un ritorno in patria, si è molto favoleggiato, soprattutto durante il medioevo, sul mistero della vera morte di Ulisse.
Nell’ Inferno, Dante la racconta come epilogo fatale dell’ultimo viaggio, a conferma del fatto che un eccesso di ingegno, non guidato dalla saggezza, impedisce all’uomo e dunque anche all’artista, di ottenere una volta per tutte la pace dell’anima.
*Il titolo dell'istallazione è stato ispirato dalla poesia "Come porci nella storia" di Tomaso Binga.
*Il titolo dell'istallazione è stato ispirato dalla poesia "Come porci nella storia" di Tomaso Binga.
"Odissea" alla Torre dei Templari a San Felice Circeo (LT) h.19-21
dal 18 luglio al 14 settembre 2014