domenica 5 ottobre 2014

MUTATIS MUTANDIS visto da Filippo Davvero

Mutatis Mutandis

Mutatis Mutandis è il titolo della mostra personale che Veronica Montanino presenta alla Dorothy Circus Gallery dal 3 ottobre al 28 ottobre 2014. La giovane artista vanta un percorso di tutto rispetto, nel corso del quale ha partecipato alla 54° Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia e ha realizzato importanti interventi, come quelli a palazzo Collicola a Spoleto, palazzo Capitani ad Ascoli Piceno, al Maam di Metropoliz a Roma, alla Casa dell’Architettura sempre a Roma.
In questa occasione, espone pitture acriliche su tele in pvc e plexiglas e oggetti di design.
Coloratissimi e intricati, i dipinti di Veronica Montanino. sono dei veri microcosmi e, in quanto tali, non hanno confini. In questa mostra accattivante, essi risultano dal ritaglio di un magma continuo entro lo spazio della tela, ma la loro specifica potenzialità è quella di espandersi dovunque. E’ per questo che l’artista si è prodotta, nel corso della sua carriera, in una serie di importanti interventi “site specific”, nei quali le sue minuziose tessiture seguono la naturale vocazione a dilagare su pareti, arredi ed oggetti. Il risultato è insieme un effetto di gioia e di ricchezza e il lavoro raffinato che lo produce non scade mai nella ripetizione e anzi rilancia in ogni frammento l’intensità cromatica e la finezza floreale del disegno.   
Tutta l’esperienza di Veronica Montanino ha tra l’altro il merito di ricondurci ad un problema dell’arte, ma anche della storia, che oggi si pone spesso, anche in relazione alla street art e che riguarda la decorazione e il piacere che ne possiamo ricavare. Nel nostro caso, la gradevolezza dell’immagine è garantita, poiché le tracce di figure riconoscibili si fanno sempre più labili nell’intreccio della trama e, dal momento che tendono quasi a scomparire, lasciano il posto all’armonia della tessitura, che si rivela estremamente piacevole e, per certi versi, indipendente dal significato degli oggetti che vi sono implicati. E poiché si tratta di una tessitura di carattere floreale e in definitiva naturalistico, abbiamo la sensazione che l’arte si sia trasformata in natura, come suggerisce l’interessante introduzione di Giorgio de Finis e che tutto quello che essa  rappresenta sia esente da ogni tipo di giudizio, in quanto ciò che è naturale non può che essere com’è.
Si potrebbe dedurre, da queste considerazioni, che la piacevolezza di una pittura tendenzialmente decorativa implichi una certa superficialità e che in tal caso l’abitudine al sovrapporsi delle immagini, dovuta alla velocità e alla pervasività liquida dei nuovi media, ci induca a non riflettere troppo sul flusso di informazioni che consumiamo ogni giorno.  Naturalmente non è così e, per convincersi, basta ripensare al ruolo che la pittura “decorativa” ha avuto nella storia. Se la fioritura della decorazione gotica rimandava alla bellezza della creazione divina e poneva il problema lacerante e paradossale della presenza in essa del mostruoso, quella, più vicina a noi, dell’Art Nouveau europea, si poneva coscientemente come antimonumentale e moderna, ma con una vena di nostalgia che tradiva un sospetto di irrealizzabilità. E sarebbe ancora più interessante sondare il senso profondo della decorazione metropolitana di Keith Haring, che l’ha intesa, ironicamente, come voluta dispersione, nella magia della trama, di temi sociali controversi se non addirittura drammatici. 
Prediligere nella pittura una certa inclinazione decorativa non vuol dire, dunque, scegliere il piacevole al posto del bello, per usare una terminologia kantiana, e gli esempi che tra i tanti abbiamo citato stanno lì a dimostrarlo. Il lavoro di Veronica Montanino si colloca in questa scia e  ci aiuta a comprendere il problema, che non è certamente un problema da poco. (Filippo  Davvero2014)



Mutatis Mutandis                                

di Veronica Montanino          
                                                                                                    
Dorothy Circus Gallery

Via dei Pettinari 76  Roma
06 7021479

tutti i giorni dalle 10.30 alle 18.00 (controllare sul sito!!)

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