Ci sono stata ieri sera e qualche
pezzo l’avevo già sentito l’anno scorso durante la tournée a Roma dei giovani
attori e delle giovani attrici del Teatro Scuola Paolo Grassi di Milano e della
Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine, reduci dal successo
ottenuto al Festival d’Avignon Off 2012. Successo replicato quest’anno con la loro
rappresentazione per le strade della città provenzale. Bravi, davvero bravi a
reinventare giocosamente alcune giullarate dell’irriverente e gioioso Mistero
Buffo e altre storie di Dario Fò e Franca Rame. Lo spettacolo, nato originariamente
con l'intento di dimostrare l'esistenza storica di un grande teatro popolare da opporre al teatro erudito e borghese, offriva monologhi della tradizione popolare, tratti da giullarate e fabliaux del
medioevo di tutta Europa. Ebbene, ancora
oggi in un contesto storico-sociale completamente differente, noi spettatori siamo stati immediatamente afferrati attraverso “altre storie” diverse e attuali,
proprio come accadde a chi vide Mistero Buffo in scena nei primi anni ’70. L’obiettivo della reinterpretazione, infatti, non è di copiarne la forma, ma piuttosto, secondo Dario Fò, di comprenderne i
meccanismi per restituirne il senso. Rischiare, essere consapevoli, coinvolgere
gioiosamente e saper improvvisare in mezzo al pubblico: questo l’obiettivo dei
giovani attori. Perfettamente raggiunto. (gogo2013)
Mistero Buffo e altre
storie, in scena dal 5
al 24 novembre al Teatro Due di Vicolo dei Due Macelli, Roma.
con la regia di Michele Bottini e Claudio De Maglio,
direttore dell’accademia udinese; con il
coordinamento artistico di Massimo Navone, direttore dell’accademia
milanese Paolo Grassi
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