Tra me e me discuto con altri, intervengo durante le riunioni al circolo, genero progetti fantastici e insuperabili. Non vedo o riconosco nessuno, a parte il portiere di un palazzo davanti a villa torlonia. E' un gentile orientale che sorridendo pulisce meticolosamente il marciapiede e pare che lo faccia apposta per me.
Camino svelta perché sono quasi sempre in leggero ritardo. Qualche volta infatti recupero e riesco ad arrivare un attimo prima che le amiche di palestra lascino lo spogliatoio e comincino a organizzare i tappetini, le palle semigonfie e il magic circle sul pavimento della nostra palestrina.
E' durante quel percorso, soprattutto quando l'aria è un po' più fredda e pungente, che mi vengono in mente storie da scrivere che poi dimentico.
L'altro giorno mi sono raccontata quella delle scarpe.
Una storia del mondo raccontata dal basso, in cui il punto di vista è quello delle scarpe. Le due scarpe hanno caratteristiche differenti che fanno loro percepire in modo diverso la stessa storia o le stesse persone, etc etc.
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