mercoledì 19 marzo 2014

INNO ALLE AMANTI di Ishtar Baabél



Inno alle amanti
che l’hanno vista lunga!
Che annegano  mollemente
in vasche profumate,
che si depilano con costanza,
che preparano la cena una tantum,
che si ammalano e sono tanto belle -
anche con il viso smunto e appena ravviate.
Inno alle amanti
che già sapevano
di non reggere all’usura  quotidiana,
che già sapevano di dover perdonare ogni tanto,
che previdenti non dispersero il loro tempo,
che meno generose si dettero senza chieder nulla in cambio.
Inno alle amanti
per le quali tutto è un dono,
che possono sorprendersi  ancora,
che possono sbadigliare sonoramente
(al massimo si allontana offeso il gatto),
che possono decidere di non mangiare,
di passare un giorno a letto, di piangere
e non farlo vedere.
Inno alle amanti
segrete, ufficiali, saltuarie, immaginate,
virtuali, eteree, chiattone, ma leggiadre e serene,
con voci sempre dolci e mai arrochite,
con mani curate, sguardi lontani e orecchie ben disposte,
e tanto tanto  tempo a disposizione

(I.B.2014)

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