martedì 9 giugno 2015

DERECK WALCOTT e la terza rima ( isabnic2015)




















Dopo quel giorno sulla spiaggiala vidi una sola volta
E il suo viso mi scosse il cuore, e quell’ incredibile
 sguardo mi paralizzò, lasciandomi senza parole.

Chi parla è il Poeta, uno dei tanti personaggi che popolano  Omeros  (1990) di Dereck Walcott, moderno poema epico, Iliade caraibica in terza rima, dove si racconta del tranquillo eroe- pescatore Achille, del suo amore, della sua gelosia e del suo struggente desiderio per Elena, la venditrice di perline e fermagli per turisti dell’isola di Saint Lucia. Perfino il Poeta rimane folgorato alla vista di quel volto e le sue parole hanno un forte sapore dantesco. D’altronde Walcott -come lui stesso racconta- ascoltò per la prima volta i versi della Commedia dalla voce della madre insegnante.

 Tuttavia, l’omaggio di Walcott a Dante è nascosto soprattutto nel ritmo del suo poema, in quella fluidità quasi prosastica dove la terzina -come ci dice nella splendida post fazione Andrea Molesini, traduttore di Omeros per la casa editrice Adelphi -  “non è specchio dell’ordine trinitario del cosmo divino,” “né simboleggia l’avvitarsi del viaggio nelle spirali discendenti e ascendenti di Inferno e Purgatorio, ma è utilizzata come meccanismo propulsivo, meramente musicale, della vicenda narrata: un collante tra una strofe e la successiva.”
 La terza rima è per sua natura un metro aperto, che  spinge in avanti e genera tensione, ma in quella di Walcott  il  verso  è una specie di esametro – molto lungo con una forte cesura al centro- e i rimandi tra una strofa e l'altra sono creati da rime imperfette e rime interne che sono dei veri e propri “ .. lacci sonori” (ancora Molesini) che la traduzione può solo raramente riprodurre.

Ecco come continua la descrizione di Elena:

[...]

Mi fermai, ma mi servì tutta la forza del  mondo
per avvicinarmi al suo chiosco, come a un cacciatore
che si avvicina al ramo dove una pantera acquattata

attende con luce-di-foglia sulla sua seta nera. Starle davanti
e fingere d'essere interessato all'acquisto
di una maschera o di una tshirt? Il suo sguardo sembrava annoiato, 

e proprio come una pantera smette di agitare la coda
per schizzare leggera nell’erba, Elena sbadigliò e penetrò
nel palmeto stampato su una tenda, mentre io restavo

ferito da quella sveltezza felina, dal guizzo
del suo svanire, e dietro l’aria tremava
divisa dall’eco di lei che oscillava come un giunco.



I versi sono tratti dalla terza parte del cap VI dell’Omeros di D.Walcott, a cura di Andrea Molesini, Adelphi, Milano (2003).   

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