martedì 24 gennaio 2012

poesie di Ibis Kan


6. LA POESIA DELLA SOLITUDINE ANNOIATA

Autunno morbido e caldo (giallo, verde e screziato),
Le montagne ritte sotto voli di storni in formazione.
Ti si stringe la nebbia addosso
come sciarpa di nuvola gonfia.
(Nuoro 2006)


7.

Rileggere le parole
E risentire lo stesso sapore.
Mi voglio quasi un po’ più bene
A carezzare questi balbettii.
(Nov 2007)


8. 

Io le cose sognate
me le porto sempre appresso.
In tasca, dentro la borsa o
nella custodia degli occhiali.
Non si sa mai:
potrebbero sempre tornar vere.

(2007)

1 commento:

  1. Sono giunto a Joaquin Pasos "ascoltando" l'epitaffio di Ernesto Cardenal a lui dedicato.
    Ho tradotto due poesie di Pasos: quella che hai conosciuto in Linfoart, e GIORNO:

    Per fare un giorno così pieno di radici
    basta un albero.
    Per immergerlo nel miele dorato e inebriante
    è sufficiente un’ape.
    Vengo accumulando pietre – se dovesse
    mancarne una alla costruzione della torre –
    e guardo più in là dei muratori, quando
    fosse imminente la caduta della costruzione.
    Per giustificare un nido intermedio al volo
    basta un solo uccello,
    per produrre un pesce
    c’è abbastanza acqua, oggi.
    Gran giorno di edifici e ponti assemblati,
    di fecondo muggire di vacche
    e segni di pioggia.
    Giorno buio e luminoso che mi ricorda
    il mio dovere di cantare.

    Grazie per la tua attenzione.

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